Genova. La domenica del 4 giugno u.s., agli sgoccioli dell’ultima partita di campionato, contro la capolista Napoli nello Stadio Maradona, Dejan Stanković fa esordire in Serie A ben tre ragazzi della Primavera di Felice Tufano, si tratta di Telasco Segovia, Mihailo Ivanović e Samuel Ntanda e trattandosi – per i primi due – di giocatori in prestito, con il terzo in scadenza di contratto, al cronista ed ai tifosi, viene da pensare che, in qualche modo, siano state tracciate prioritariamente le basi per la permanenza in blucerchiato di tutti e tre, altrimenti, perché non far conoscere il palcoscenico della Serie A ad altri tre ragazzi di proprietà, quali ad esempio Elia Tantalocchi, Francesco Migliardi o Simone Leonardi?
Questione di meriti acquisiti? Beh, a dire il vero, le statistiche dicono che, a livello di Primavera, ha avuto più presenze in campo Leonardi, che non Ntanda.
L’attaccante belga, da svincolato, ha l’obiettivo di trovare un club che lo aiuti a crescere, citando anche l’interesse nei sui confronti dell’Anderlecht…
Più complicato, forse, il caso di Segovia e Ivanović, essendoci di mezzo non solo gli agenti, ma anche le società di appartenenza… e a dire il vero Segovia non è che abbia suscitato entusiasmi particolari (tanto per fare un nome, Thomas Cecchini Muller – in prestito, dall’Entella – contrariamente al venezuelano, è stato un inamovibile per Tufano), per cui ci sta che dal Sud America arrivino notizie di nuovi orizzonti per lui.
A proposito del serbo Ivanović, rientrato in patria per fine prestito, senza che sia stato esercitato il diritto di riscatto, entro fine maggio, per i noti motivi in cui era impegnata la Sampdoria, trapelano voci indicanti il desiderio del giocatore di prolungare l’esperienza genovese, ragion per cui, l’auspicio è che il Vojvodina sappia apprezzare il ‘regalo’ di quei minuti in Serie A ad un suo giocatore e trovi, con la Sampdoria una strada per fargli indossare anche il prossimo anno, i colori blucerchiati.