Genova. La conversione della prima tranche del prestito prima dell’assemblea è stata la mossa determinante di Manfredi e Radrizzani per mettere fuori gioco le velleità di Massimo Ferrero che probabilmente aveva intenzione di avere ancora voce in capitolo sulla Sampdoria all’assemblea dei soci. Il siluramento di Massimo Ienca come amministratore della Sport Spettacolo Holding, che deteneva la proprietà della Sampdoria, in favore di Fabio Toso, lasciava presagire un’assemblea non del tutto tranquilla, invece la risoluzione così rapida (dopo neanche due ore) ha una motivazione: Manfredi e Radrizzani sono diventati già gli azionisti di maggioranza della Sampdoria.
Il punto 5.1 del regolamento del prestito obbligazionario pubblicato sul sito della Sampdoria parla chiaro: “A far tempo dalla data di emissione e fino alla data di scadenza, ciascun obbligazionista potrà, anche a prescindere dall’avveramento della condizione di omologa definitiva, esercitare il diritto di richiedere la conversione in azioni di tutte e/o parte delle obbligazioni detenute” . L’omologa definitiva significa l’ok del tribunale al piano di ristrutturazione del debito, arrivato poi durante l’assemblea.
La società di Ferrero è stata così bypassata senza consentirle il margine di manovra nella trattativa che probabilmente l’ex presidente pensava di avere.
Sul sito sono ancora presenti tutti i dettagli dell’offerta per i soci in opzione da 40 milioni di nuove obbligazioni da un euro ciascuna. Il Poc è appunto al servizio dell’eventuale conversione in azioni blucerchiate (l’aumento di capitale).
I dettagli del Poc
A ogni azione posseduta sarà assegnato un diritto di opzione. Ogni quattro diritti di opzione si potrà sottoscrivere una obbligazione.
Le obbligazioni hanno le caratteristiche indicate nel regolamento del Poc. Saranno convertibili secondo il rapporto di conversione una obbligazione di valore nominale pari a un euro: dieci azioni di compendio, prive del valore nominale, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data della relativa emissione.
I diritti di opzione per la sottoscrizione delle obbligazioni dovranno essere esercitati, a pena di decadenza sino al 28 giugno 2023, estremi compresi, presentando apposita richiesta presso la Società entro le 18 dell’ultimo giorno del periodo di offerta. I diritti di opzione sono cedibili a terzi.
Coloro che eserciteranno il diritto di opzione, purché ne facciano contestuale richiesta, avranno diritto di prelazione sulla sottoscrizione delle obbligazioni che al termine del periodo di offerta dovessero restare inoptate. Nel caso in cui le obbligazioni rimaste inoptate non siano sufficienti a soddisfare tutte le richieste di sottoscrizione pervenute, la Società provvederà a effettuarne l’assegnazione sulla base di un meccanismo di riparto proporzionale ai diritti esercitati dai richiedenti, computandosi anche i titoli sottoscritti per effetto dell’esercizio del diritto d’opzione, entro le 18 del 28 giugno 2023. Le obbligazioni che dovessero eventualmente rimanere inoptate successivamente all’esercizio del diritto di opzione e del diritto di prelazione da parte degli azionisti potranno essere collocate, a cura dell’organo amministrativo e nel rispetto della normativa, entro il termine finale di sottoscrizione del 29 giugno 2023.
Il pagamento delle obbligazioni dovrà essere effettuato all’atto della sottoscrizione delle stesse. Nessun onere o spesa accessoria è previsto dalla Società a carico dei sottoscrittori. Le obbligazioni sottoscritte entro la fine del periodo di offerta saranno attribuite ai rispettivi sottoscrittori all’atto di sottoscrizione e saranno pertanto disponibili in pari data. Le obbligazioni che saranno assegnate a seguito dell’eventuale esercizio del diritto di prelazione saranno consegnate ai rispettivi sottoscrittori entro la giornata contabile del 29 giugno 2023 e saranno pertanto disponibili in pari data.
Il prestito è emesso di due tranche: la tranche 1 (che a sua volta può essere emessa in una o più subtranche) ha un valore di 20 milioni. Previa sottoscrizione integrale delle obbligazioni tranche 1, ecco una seconda tranche per un valore complessivo di 10 milioni incrementabile di altri 10 milioni al verificarsi della condizione di “omologa definitiva” del piano di ristrutturazione da parte del tribunale.
L’aumento di capitale sociale al servizio dell’emissione del prestito rimarrà fermo sino alla data di scadenza del prestito, fissata al 29 maggio 2028.
Alla data di scadenza le obbligazioni, se non convertite, saranno integralmente rimborsate in denaro.
Le obbligazioni fruttano un interesse annuo lordo a un tasso pari all’1%. Gli interessi saranno corrisposti agli obbligazionisti con cadenza semestrale il decimo giorno lavorativo successivo al 30 giugno e al 30 dicembre. Successivamente alla scadenza di ogni semestre, la Società potrà chiedere che gli interessi non vengano corrisposti ma capitalizzati a valere sull’importo in linea capitale delle obbligazioni. Tutto ciò provoca altri diverse regole sugli interessi descritte nel dettaglio qui.
In caso di esercizio del diritto di conversione, ogni obbligazione dà diritto a ricevere un numero di azioni da 1 obbligazione a 10 azioni. In caso tutti gli obbligazionisti convertano tutte le obbligazioni, riceveranno un numero complessivo di azioni pari a 400 milioni a fronte di un aumento di capitale di 40 milioni di cui un milione a capitale sociale e 39 milioni a sovrapprezzo.
In caso di omologa definitiva i termini di rimborso per le obbligazioni tranche 2 (10 milioni) la data di scadenza è posticipata al 31 dicembre 2043.