Vertice

Pnrr e fondi di coesione, incontro Toti-Fitto: “Così potremo liberare più risorse per la sanità”

Il governatore aveva chiesto altri 500 milioni da spendere, il ministro: "Presto per entrare nel dettaglio, ma ci sono ottime opportunità"

toti fitto

Genova. Usare il Fondo di sviluppo e coesione in maniera coordinata con le risorse del Pnrr per liberare risorse dai bilanci delle Regioni. È la strategia che condividono il presidente ligure Giovanni Toti e il ministro Raffaele Fitto che oggi si sono incontrati a Genova nella sede di piazza De Ferrari per fare il punto sui lavori dei prossimi mesi.

“Credo che la nostra Regione possa avere un ampio beneficio – spiega Toti -. L’idea del ministro Fitto di aiutare le Regioni cofinanziando con l’Fsc la programmazione di fondi strutturali europei libera risorse di bilancio delle Regioni che sono realmente un aumento della capacità di spesa delle Regioni in una forma flessibile. Quando parliamo di sanità, ad esempio, questa è una potente iniezione di energia da decine di milioni“.

“L’idea è anche dare un ruolo ancora più ampio nel coordinamento delle risorse Pnrr-Fsc – entra nel dettaglio il ministro Fitto -. Il rischio era che da una parte il Pnrr producesse investimenti sullo stesso territorio senza una coerenza e un dialogo tra i diversi programmi con una sovrapposizione degli interventi. Dall’altra, la quantificazione delle risorse avverrà successivamente, ma vogliamo premiare la capacità propositiva e finanziare ciò che si può realizzare. Abbiamo istituito gruppi di lavoro con ogni Regione per monitorare l’uso delle risorse 2014-2020 e abbiamo stabilito un modello per giungere alla definizione del finanziamento del 2021-2027 raccordandole al Pnrr perché è fondamentale avere una visione comune. Con la Liguria il lavoro è già in fase molto avanzata, il riscontro è positivo e non ci sono criticità sulla programmazione precedente. Questo ci consente di lavorare bene e rapidamente sugli obiettivi della programmazione 2021-2017″.

L’obiettivo, da tempo dichiarato dal governatore ligure, è quello di ottenere ulteriori risorse: negli scorsi mesi era partita una lettera indirizzata proprio a Fitto per chiedere “almeno 250 milioni tra depurazione, ciclo delle acque, difesa del suolo, lavori utili a rendere più sicuro il territorio e cantierabili domani con progetti esecutivi pronti”. Aggiungendo anche la chiusura del ciclo dei rifiuti e il finanziamento dell’impianto waste to chemical si arriva in totale a 500 milioni in più per cui la Regione si dichiara pronta a spendere.

“Abbiamo ragionato del Pnrr, delle modifiche possibili alla programmazione con l’inserimento di qualche ulteriore lavoro, soprattutto sui territori più sensibili della nostra regione, dissesto idrogeologico, ciclo delle acque. Penso che luglio sarà un mese di proficuo lavoro e prima della pausa di Ferragosto potremo avere un quadro chiaro di spesa che consenta di programmare i prossimi cinque anni in modo proficuo”, dichiara oggi Toti.

“Più fondi? È presto per entrare nel dettaglio, ma ci sono ottime opportunità – risponde sul punto Fitto -. Mi sembra che il lavoro portato avanti con la Regione Liguria sia costruttivo e ritengo di poter condividere la tempistica alla quale ha fatto riferimento il presidente Toti”.

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