Focus

Pesca con la sciabica, a Genova un convegno promosso dal Flag-Gac savonese

Il convegno vuole fare il punto su due temi che riguardano da vicino i pescatori non solo savonesi, ma dell'intera Liguria

Flag Gac Pesce Azzurro

Genova. Giovedì primo giugno, alle ore 15, nell’ambito di Slow Fish, al Porto Antico di Genova, il FLAG Gruppo di Azione Costiera Savonese, organizza il convegno dal titolo “Tra le maglie della sciabica, ieri, oggi…e domani?”.

Dopo i saluti istituzionali di Paolo Ripamonti, presidente del FLAG GAC Savonese i lavori proseguiranno con gli interventi di Mirvana Feletti (Regione Liguria), Luca Lanteri (Università degli Studi di Genova), Augusto Comes (Confcooperative FedAgriPesca Liguria), Lorenzo Viviani (Biologo e Pescatore).

A seguire il dibattito, aperto al pubblico, con interventi del FLAG GAC Il Mare delle Alpi e del FLAG GAC Levante Ligure. A moderare il convegno sarà Matteo Dell’Antico, giornalista de Il Secolo XIX.

Il convegno vuole fare il punto su due temi che riguardano da vicino i pescatori non solo savonesi, ma dell’intera Liguria: la pesca al bianchetto (tecnicamente novellame di sardina), e la tradizionale pesca con la sciabica (un tipo di rete a strascico), entrambe vietate dalla Commissione Europea, con regolamenti che non tengono in considerazione le particolarità storiche, naturalisti- che e tecniche della pesca in Liguria.

A difesa della pesca tradizionale, sia quella del bianchetto, sia quella con la sciabica, sono in corso studi scientifici per dimostrare che con dei Piani di Gestione ad-hoc e delle regole ferree tali pratiche siano sostenibili e si possa non penalizzare i piccoli pescatori liguri.

I risultati definitivi dello studio scientifico effettuato dai ricercatori dell’Università di Genova sulla pesca al novellame di sardina, per tutti i “gianchetti”, sono stati consegnati mercoledì 24 maggio a Bruxelles all’Ambasciatore Stefano Verrecchia che, da tempo, sta seguendo il dossier aperto dal FLAG GAC Savonese, unitamente alla Regione Liguria ed agli altri due FLAG liguri, con la richiesta di una deroga alla Commissione europea per questo tipo di pesca, messa al bando dall’Europa nel 2010.

A consegnare la ricerca una delegazione composta da Paolo Ripamonti, Presidente FLAG GAC Savonese, Alessandro Piana, Assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Marco Campomenosi, Eurodeputato, Enrico Lupi, Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria e Lorenzo Viviani, Biologo, Pescatore e già Eurodeputato.

Il risultato dello studio scientifico, condotto dai ricercatori del DISTAV dell’Università di Genova, è stato illustrato ieri all’Ambasciatore Verrecchia. “Le reti per la pesca ai bianchetti sono molto selettive, la cattura di altre specie, tollerata sino al 10 per cento, è sempre rimasta ben al di sotto dei limiti. I banchi di novellame di sardina, poi, in Liguria sono situati in zone abbastanza lontane dalle Aree Protette e dalle praterie di Posidonia, quindi non ci sono problemi di salvaguardia all’ecosistema. L’elemento più importante della ricerca, però, è lo ‘stato di salute’ delle sardine: ebbene, la popolazione di questo pesce è in costante crescita, quindi la pesca del suo novellame, ovviamente sotto stretto controllo scientifico, non provocherebbe un calo di sardine nel Mar Ligure”.

“Grazie al FLAG GAC Savonese, con il suo ampio partenariato pubblico-privato – afferma Paolo Ripamonti, Presidente – in questi anni si è riusciti a sviluppare importanti azioni e progettualità volte a rafforzare il comparto della pesca professionale: un settore importante per la nostra economia. Tanti progetti realizzati possono essere portati ad esempio come buone pratiche, da assumere a modello, non in ultimo il Piano di Gestione del “bianchetto” che si pone l’obiettivo di far tornare i nostri pescatori a questa pesca tradizionale ligure ed a riportarci sulle tavole questo piatto tipico ligure”.

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