Genova. Sul tema delle liste d’attesa per i nidi e le scuole d’infanzia del Comune di Genova, torna a esprimersi la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi, che, in vista della prossima seduta di Consiglio Comunale, ha presentato un’interrogazione urgente.
«Diverse famiglie al Biscione e a Begato sono in lista d’attesa per il prossimo anno scolastico – evidenzia la consigliera – In vista di martedì prossimo, queste sono le domande che porrò alla giunta: esattamente quanti sono i bambini rimasti in lista di attesa nel Nido Eolo al Biscione, divisi per Sezioni, e nella scuola d’Infanzia Montale sempre al Biscione? Perché non è stata aperta una sezione Primavera? Perché è stata trasferita la sezione della Scuola d’infanzia Camoscio a seguito dei lavori Pnrr che ha occupato spazio invece che trovare nuova collocazione in affitto al fine di mantenere intatta tutta l’offerta formativa? Perché sono stati prima accettati al nido alcuni bambini e poi messi in attesa? Perché è stata levata una sezione della Scuola d’infanzia Arcobaleno e del Nido d’infanzia Centofiori a Begato nonostante la presenza di bambini? L’amministrazione si era impegnata a mantenere capienze e posti di lavoro, perché non lo sta facendo creando liste di attesa problematiche per la conciliazione del lavoro o ricerca di lavoro e cura dei propri figli?
Speravo che quest’anno si potessero evitare le liste d’attesa, invece scopriamo che in quartieri molto popolosi e per i quali è ancora più importante mantenere presidi per le bimbe e i bimbi, molte famiglie, spesso ammesse in prima battuta e poi non più ammesse, rimangono fuori. Spesso parliamo di mamme disoccupate che, a senso dell’attuale regolamento, hanno meno punteggio, nonostante magari siano mamme disoccupate solo momentaneamente ma alla ricerca di un posto di lavoro. Come fanno a trovare un posto se non hanno dove lasciare i propri figli?
Spero che da qui a martedì, momento della presentazione dell’interrogazione in aula, ci sia una rassicurazione da parte del Comune e che nel caso del Biscione preveda l’inserimento di una nuova sezione primavera che possa in qualche modo ospitare i bimbi dell’ultimo anno del nido, lasciando spazio ad altri bambini del nido. Qui abbiamo di nuovo la situazione del trasferimento della scuola Camoscio di una sezione interessata dal Pnrr che doveva avere invece luoghi propri; la consigliera municipale Leonardo si sta occupando della questione.
Per quanto riguarda il quartiere di Begato, per il quale si è attivato il Municipio con i consiglieri Carissimo e la consigliera Battaglia e con il presidente Romeo, abbiamo la necessità di non perdere una sezione del nido e una sezione della scuola d’infanzia altrimenti il rischio è di interrompere dei cicli scolastici che esistono da tempo. Molte famiglie, nell’incertezza causata dai ritardi del Comune, spesso hanno già iscritto i bambini in altre scuole, perché timorose di non avere l’offerta formativa nei luoghi interessati dal Pnrr».