Polemica

La Regione investe 700mila euro per il “restyling comunicativo” e la sicurezza della sede a De Ferrari

Nuovo ledwall per la sala Trasparenza, tre porte automatiche per l'ingresso principale, riqualificazione totale dell'Urp. Il Pd: "Soldi pubblici per fare propaganda". La Regione: "Incapaci"

Sala della Trasparenza

Genova. La Regione Liguria spende 700mila euro per un’operazione di “restyling comunicativo e miglioramento della sicurezza” del piano terra della sede di piazza De Ferrari, compreso l’ammodernamento della sala Trasparenza dove sarà installato un nuovo ledwall visibile anche dall’esterno. È quanto prevede una delibera approvata ieri dalla giunta regionale, che dà mandato alle direzioni competenti di “procedere con gli atti necessari”.

Come ricorda l’allegato al provvedimento, la sala Trasparenza, collocata al piano terra all’angolo con via Petrarca, è “il luogo di incontro dove l’ente comunica ai giornalisti e ai cittadini per far conoscere direttamente il lavoro dell’organo istituzionale“, sede di conferenze stampa ed eventi pressoché quotidiani. Al momento è dotata di un maxischermo composto da nove monitor assemblati, impianto audio, telecamere robotizzate e una cabina di regia.

“La volontà è quella di diffondere e promuovere la OpenGov quale modello di amministrazione aperto verso i cittadini e incentrato proprio sui principi della trasparenza, collaborazione e partecipazione, migliorando la capacità di tale luogo di trasmettere i dati aperti e sostenendo il libero accesso alle informazioni pubbliche – spiega la Regione nel documento -. La nuova dotazione di tale ambiente sarà rappresentata da un ledwall di grandi dimensioni, visibile dall’esterno, capace di mettersi in relazione con il pubblico anche tramite microfoni che diffondano le notizie e gli argomenti presentati, oltre ad un ammodernamento delle attrezzature tecnologiche e all’assorbimento acustico di pareti e soffitti”.

Non solo. Per l’ingresso principale si prospetta la sostituzione della bussola con un sistema di tre ingressi automatici dotato di sensore a doppia tecnologia, in cristallo temperato trasparente molato a filo lucido e carpenteria di alluminio: “La scelta delle tre porte automatiche garantirà, oltre che un sistema di maggiore sicurezza degli accessi, anche il minimo scambio termico tra interno ed esterno, migliorando le condizioni climatiche presenti all’interno dell’atrio di ingresso”. Anche qui ci saranno investimenti per la comunicazione: “Dal punto di vista della informatizzazione dei dati da trasmettere all’utenza, i due atri laterali verranno dotati di due totem informativi, posti in prossimità degli ascensori, e l’ingresso sarà anch’esso allestito con uno schermo informativo e un nuovo bancone di front-office”.

Infine “per l’Urp si rende necessario il rinnovo e la riqualificazione totale degli spazi interni, attraverso la rimozione di fioriere in disuso, postazioni per l’utenza non utilizzate e inutili orpelli, in linea con le esigenze di razionalizzazione degli spazi dell’ufficio. L’obiettivo è quello di ottenere uno spazio molto più comunicativo verso l’utenza, anche attraverso il riutilizzo degli schermi presenti ad oggi in sala Trasparenza dove trasmettere immagini e video che rappresentano il territorio ligure. La parete contigua verrà trasformata a seconda dell’evento comunicativo che vorrà essere rappresentato, cambiando pelle di volta in volta, e riproducendo messaggi ed immagini diverse”.

Immediata la reazione del gruppo del Pd in Regione: “Nella scorsa seduta la giunta Toti ha dato il via libera a un progetto di oltre 700mila euro per soddisfare le vanità propagandistiche del presidente della Regione. Dopo il maxischermo perenne sulla facciata, ora l’intenzione della giunta è quella di installare un nuovo gigantesco ledwall in sala Trasparenza, con tanto di altoparlanti verso l’esterno, il rifacimento dell’ingresso del palazzo della Regione e dell’Urp. Dopo i 24 milioni e mezzo di mutuo per l’acquisto del palazzo di piazza De Ferrari, la giunta Toti sceglie ancora una volta di spendere altri soldi pubblici per la propria visibilità, secondo una logica per cui il palazzo della Regione non è il luogo in cui si governa, ma in cui la giunta fa pubblicità a se stessa. Un intervento inutile e costoso, programmato in un momento in cui le priorità per i cittadini sono altre”.

“Per quanto riguarda la sala Trasparenza – si legge nella nota di replica diffusa dalla Regione Liguria – si ricorda che è il luogo in cui si svolgono le conferenze stampa organizzate non solo dalla giunta su tematiche di pubblico interesse ma anche da parte degli ideatori e promotori di tutti gli eventi e iniziative che in diversi campi, dal sociale al culturale fino alla solidarietà, contribuiscono a portare il nome della Liguria alto in Italia e nel mondo. D’altra parte chi oggi dà lezioni è stato in grado in un decennio di svendere immobili pubblici e al tempo stesso accumulare 100 milioni di euro di debiti. Cifre, queste sì, che meriterebbero un maxischermo, per ricordare a imperitura memoria, non solo la loro incapacità, ma anche la faccia tosta di parlare di conti e sprechi”.

A proposito di questo “Regione Liguria rivendica l’acquisto della sede di piazza De Ferrari che diventerà di proprietà pubblica: un’operazione virtuosa che rientra nel piano di efficientamento e razionalizzazione degli immobili regionali, considerato che fino al 2016, per i 10 anni precedenti, la vanità del Pd ha fatto sì che per usufruire di quel palazzo le precedenti amministrazioni di centrosinistra abbiano pagato di affitto tanto quanto oggi si paga di mutuo per acquistarlo. Si tratta dunque di un risparmio, con il beneficio fondamentale che l’immobile rimarrà nel patrimonio della Regione e quindi dei cittadini. Questo dà l’idea della loro capacità amministrativa e dell’attenzione che hanno avuto per i soldi dei cittadini”.

“Toti e la maggioranza mentono. A De Ferrari ci portò Sandro Biasotti. Il centro sinistra acquistò la terza torre del Centro dei Liguri e nel 2017 avrebbe trasferito la giunta nei piani alti delle due torri già di proprietà dalla sua nascita. Avremmo risparmiato in 10 anni più di 15 milioni di euro. Solo la vanità di Toti lo portò a fare un debito di 26 milioni per stare in un bellissimo palazzo che non serve ai Liguri ma solo alla sua immagine. I costi della reggia di Toti sono molto alti e ora mette i marmi, come si confà a chi si fa bello con i soldi dei contribuenti”, è l’ulteriore replica del gruppo Pd alla Regione Liguria.

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