Genova. “Questo non è lavoro, è un’opportunità per tutti di fare quello che vogliono in un ambiente libero“. Così il sindaco Marco Bucci replica alle polemiche sull’avviso pubblico emanato dal Comune per la selezione di musicisti che si esibiscano senza alcun compenso alla rassegna Mal Music nella sala verde del Museo di archeologia ligure di Villa Pallavicini a Pegli.
La ricerca di artisti per un evento a titolo gratuito ha sollevato diverse voci critiche che l’hanno letta come un’occasione di sfruttamento. “Io vedo in maniera completamente diversa, è un’opportunità di esprimersi. Ognuno è libero di pensarla come preferisce“, taglia corto il sindaco.
Dunque significa che quello degli artisti non è lavoro? “Gli artisti lavorano quando facciamo bandi pubblici – risponde Bucci -. Se non facessimo mai nessun bando pubblico, potrei anche capirlo, ma noi ne facciamo eccome, con possibilità per tutti di lavorare retribuiti”.
E incalza ancora: “Non vedo il motivo della polemica. Non è obbligatorio partecipare. Mi sembra totalmente ridicolo questo modo di pensare, anche perché ci sono tantissime altre iniziative, magari fatte da quelli che fanno polemica, dove si usa lo stesso concetto”. Ad esempio? “Guardatelo voi, è una sfida, un challenge. Datevi da fare”, conclude rivolgendosi ai giornalisti.
L’avviso pubblico, che scade il 16 giugno, ha l’obiettivo di selezionare cinque artisti, band o gruppi fino a 35 anni “che desiderino promuoversi di fronte ad un pubblico vario, avendo gratuitamente a disposizione un palcoscenico prestigioso come quello della sala verde e antistante terrazza monumentale del Museo di archeologia ligure”. Le date previste sono il 14-21-28 luglio e il 4-11 agosto.
“La sala – si specifica nel bando – viene messa a disposizione priva di attrezzature, ma consente l’eventuale allaccio di un server. Non sussistono vincoli relativamente al genere musicale e non sono previsti compensi per l’artista/band/gruppo. Il pubblico avrà accesso gratuito agli spettacoli e al museo. Un solo artista/band gruppo si esibirà in ogni serata”.
La logica della selezione viene spiegata efficacemente nella determinazione dirigenziale della direzione Attività e marketing culturale: agli artisti “sarà concesso di esibirsi a costo zero, in quanto anche i costi della Siae saranno coperti dalla direzione”. Si tratta infatti “una rassegna musicale dedicata ai giovani artisti genovesi e italiani che offra loro l’opportunità di esibirsi davanti ad un pubblico eterogeneo e che contribuisca d’altra parte alla valorizzazione di un luogo della cultura, promuovendone la visita anche da parte di un nuovo e più giovane tipo di pubblico”.