Genova. “Carissimo Santo Padre, siamo un gruppo di cittadini del Ponente di Genova, città che Lei conosce bene e che ha avuto modo di visitare in occasione della Sua visita pastorale del 27 maggio 2017. Sappiamo che il sindaco di Genova, Marco Bucci, verrà da Lei per parlare di rispetto dell’ambiente e sostenibilità. Temi centrali per il nostro pianeta – intrecciati alla salute umana – che Lei ha magistralmente tratteggiato nella Sua enciclica “Laudato si'”.
Così inizia la lettera aperta scritta dal Coordinamento dei Comitati del Ponente di Genova e indirizzata a Papa Francesco, che nei prossimi giorni darà udienza al sindaco di Genova Marco Bucci. Per questo motivo gli attivisti hanno scritto una missiva per chiedere al pontefice di esortare il primo cittadino a rivedere alcune scelte che riguardano il ponente di Genova.
“In questi mesi, come cittadine e cittadini del Ponente di Genova, stiamo affrontando una dura battaglia per impedire che il nostro territorio ospiti un impianto per la fabbricazione di cassoni in calcestruzzo per la nuova Diga portuale della città e un impianto di lavorazione di materiali vari. Un cantiere destinato a produrre fumi, inquinamento acustico, traffico e cemento, ai danni del benessere del nostro territorio. Il primo sostenitore di questo progetto, che nulla ha a che fare con la salvaguardia dell’ambiente, è proprio il sindaco Bucci, il quale vorrebbe anche realizzare ulteriori riempimenti portuali in un’area già pesantemente gravata da attività industriali, portuali e logistiche gravemente inquinanti”.
“Per questo confidiamo in Lei e nel Suo impegno disinteressato a favore dei più deboli, perché faccia capire al sindaco Bucci che la vera ricchezza non riempie il portafoglio – scrivono – La vera ricchezza è quella che ti fa alzare al mattino con il cuore puro di chi sa di aver fatto il bene, per se stesso e per gli altri, senza prevaricare su nessuno, tanto meno sull’ambiente e sui cittadini. Lo inviti ad ascoltare il Cantico delle Creature. Chissà che, attraverso la Sua gentile intercessione, il sindaco Bucci non torni sui suoi passi, scoprendo che l’equilibrio tra uomo e natura è la precondizione di tutto: della fratellanza, del rispetto dell’ambiente, dell’umiltà. Dell’amore. Come ha detto Lei, Carissimo Santo Padre, “ogni danno arrecato all’ambiente è un danno arrecato all’umanità”. Con ogni migliore augurio per la Sua salute, Coordinamento dei Comitati del Ponente di Genova”