Genova. Si terrà domani, sabato 10 giugno, a partire dalle ore 10.00 presso il Sacrario del passo del Turchino, la commemorazione per le vittime dell’eccidio che il 19 maggio 1944 ha visto morire, per mano tedesca, 59 partigiani italiani.
“La strage del Turchino – afferma il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba chiamato a rappresentare il sindaco di Genova in occasione della commemorazione – ci ricorda il sacrificio di chi ha lottato per permetterci oggi di vivere in democrazia. Morirono per noi e non bisogna mai dimenticarlo. È doveroso rendere omaggio a coloro che diedero la vita per la libertà di cui godiamo, la storia ci rende ciò che siamo oggi. È una lezione che dobbiamo insegnare anche ai più giovani, affinché sia perpetuata la memoria e non resti vano il sacrificio. Spero molto nella loro partecipazione”.
A seguito dell’esplosione di una bomba al Cinema Odeon del 14 maggio 1944, che provocò la morte di cinque soldati tedeschi e il ferimento di altri quindici, le SS misero in atto una terribile rappresaglia. Nella notte tra il 18 e il 19 maggio 1944, cinquantanove patrioti vennero prelevati dalla IV sezione del carcere di Marassi, trasferiti nelle località di Fontanafredda nei pressi del Passo del Turchino e uccisi a colpi di mitra. Al Turchino il rapporto tra militari tedeschi uccisi nell’azione partigiana e vittime della rappresaglia fu superiore a quello di uno a dieci adottato per le Cave Ardeatine a Roma.
La commemorazione comincerà alle ore 10.00 con il raduno dei partecipanti al Sacrario, seguirà la celebrazione della messa in suffragio e la deposizione delle corone. A tenere l’orazione commemorativa, dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, sarà Giacomo Ronzitti, presidente dell’Istituto ligure per la storia della resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”.