Genova. Un detenuto tunisino di 39 anni si è impiccato ieri pomeriggio nella sua cella nel carcere di Chiavari. L’uomo era stato da poco trasferito dal carcere della Spezia ed era stato messo in cella da solo dopo una lite banale con un altro detenuto.
In generale l’uomo era però considerato un detenuto modello, che non aveva mai dati problemi per atteggiamenti aggressivi né aveva mai manifestato apparentemente propositi suicidari. Era in carcere dalla fine del 2021 per un cumulo pena per reati contro il patrimonio e avrebbe dovuto restare in carcere fino al 2026.
E’ stato trovato ormai senza vita intorno alle 19.30 dagli agenti della polizia penitenziaria. La procura ha aperto un fascicolo e ha disposto l’autopsia.
“Un uomo che perde la vita durante la detenzione è sempre una sconfitta per lo Stato: e questo nonostante il personale di Polizia Penitenziaria abbia fatto di tutto per evitarlo”, il commento di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. “Chiavari paga lo scotto di non avere più un proprio Provveditorato nella Regione ma dipende da un Ufficio che è ben distante (Torino), facendo così venire meno un punto di riferimento certo dell’Amministrazione Penitenziaria a Genova in grado di gestire autonomamente le criticità regionali”.