Genova. Nel 2022 al Comune di Genova sono arrivate 1632 segnalazioni per avvistamenti di cinghiali in area urbana, nei primi 5 mesi del 2023 sono state circa 600.
“Si tratta di numeri in linea rispetto all’anno scorso, che non parlano di aumento esponenziale come forse la percezione suggerirebbe” ha detto l’assessore alla Sicurezza e polizia locale del Comune di Genova Sergio Gambino rispondendo a tre interrogazioni a risposta rapida dei consiglieri Nicholas Gandolfo, Lista Toti, Donatella Alfonso (Pd) e Angiolo Veroli (Vince Genova) che hanno ricordato i numerosi episodi – anche aggressioni a persone e incidenti stradali – legati alla presenza di ungulati.
“Quello che è cambiato – ha aggiunto Gambino – è stato l’atteggiamento nella gestione, le guardie regionali sono passate dalle 103 catture del 2022 alle 102 catture nei soli primi 5 mesi di quest’anno”.
Tuttavia, la criticità continua a essere forte. “I nostri sforzi non sono ancora sufficienti se pensiamo che per ogni cattura o abbattimento – continua l’assessore – c’è probabilmente una mamma cinghiale che mette al mondo sei o sette cuccioli, purtroppo le limitazioni alla caccia a causa della peste suina hanno portato a un incremento dei capi nei boschi attorno a Genova”.
Rispetto alla gestione attuale della problematica, in carico alla Regione in coordinamento con le forze comunali, non sono state annunciate nuove misure oltre a quelle già attuate. “Il Comune ha poca possibilità di manovra – ha aggiunto l’assessore agli Animali Francesca Corso – possiamo impegnarci nella manutenzione dei territori e nel controllo dell’igiene, ma per tutto il resto dobbiamo coordinarci con Regione Liguria: per questo abbiamo in programma un incontro la prossima settimana per incanalare le energie nella stessa direzione”.