Emergenza

Cinghiali in città, Campora: “Situazione davvero pericolosa, senza abbattimenti sarà ingestibile”

Boom di incidenti e aggressioni, la proposta del consigliere Gandolfo (Toti per Bucci): "Cartelli stradali per segnalare il pericolo"

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Genova. “Senza abbattimenti quello dei cinghiali diventerà un problema ingestibile. Bisogna ridurne il numero perché la situazione sta diventando veramente pericolosa“. A lanciare l’allarme è stato ieri l’assessore comunale Matteo Campora in una commissione consiliare sul tema della sicurezza stradale. Uno dei tanti problemi creati dagli ungulati in città, come dimostra la cronaca degli ultimi giorni.

L’ultimo episodio in corso Europa dove la settimana scorsa uno scooterista ha impattato contro un cinghiale che camminava sulla carreggiata in direzione centro. Risultato: una notte al pronto soccorso del San Martino, tutore e collare, 10 giorni di prognosi. Poche ore prima, una donna era stata aggredita da un cinghiale in via dell’Arena, sul torrente Sturla: l’animale probabilmente era stato attirato dall’odore di cibo nei sacchetti della spesa. Vista la vicinanza geografica, potrebbe essere stato lo stesso esemplare o almeno lo stesso branco.

Un’emergenza nell’emergenza. Tanto che ieri, durante la commissione consiliare, c’è chi ha proposto di installare cartelli stradali che segnalino il pericolo legato alla presenza di animali selvatici. “Sarebbero utili almeno sulle arterie principali, dove i veicoli viaggiano più veloci – spiega Nicholas Gandolfo, consigliere della lista Toti per Bucci -. In questo modo anche il Comune potrebbe tutelarsi in caso di sinistri”. Un’idea condivisa anche da altri colleghi di maggioranza.

“Possiamo mettere cartelli, ma la soluzione deve essere alla fonte – ha replicato Campora -. Se ogni stagione aumenteranno anche solo del 20% a breve saremo sommersi“. Abbattimenti che sono iniziati nell’ambito del piano di contrasto alla peste suina africana, ma che riguardano quasi esclusivamente zone boschive, mentre gli ungulati protagonisti sulle strade genovesi ormai sono completamente urbanizzati.

cassonetti cinghiali bidoni

Oltre alla sicurezza in gioco c’è anche l’igiene urbana. Nei quartieri collinari i suini selvatici sono protagonisti ormai di incursioni quotidiane: al calare del sole vengono presi di mira in particolare i bidoni dei rifiuti organici per la gioia di genitori e cuccioli che possono banchettare tra gli scarti degli umani, costringendo poi i netturbini a pulizie straordinarie che non sempre risultano tempestive.

Soluzioni? Poche. Nelle vie più strette non si possono collocare i nuovi cassonetti elettronici fissati al suolo perché i camion per la raccolta non riescono a transitare. In alcune strade (ad esempio via Gaulli sulle alture di San Fruttuoso) sono state installate di recente le colonnine metalliche per agganciare i contenitori e impedire che vengano ribaltati. “Il problema è la presenza dei cinghiali”, ha rimarcato il presidente di Amiu Giovanni Battista Raggi. Ma ad oggi l’impressione è che la convivenza forzata non sarà affatto breve.

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