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Case popolari, il Comune di Genova recupererà oltre 400 alloggi sfitti entro il 2026

Intanto in via Brocchi 60 si è concluso il primo intervento di riqualificazione energetica: "Mai più quartieri ghetto, ora ci ispiriamo alle green city"

Genova. Il Comune di Genova vara un piano di recupero per 408 alloggi popolari sfitti entro il 2026 con un impegno di 7 milioni di euro di fondi Pon-Metro. Ad annunciarlo è stato questa mattina l’assessore alle Politiche della casa e vicesindaco Pietro Piciocchi a margine del sopralluogo al civico 60 di via Brocchi, nel quartiere Diamante, dove si è concluso il primo intervento di riqualificazione energetica realizzato grazie al Superbonus 110%. Il piano di Arte Genova, che mira ad abbattere le spese energetiche degli inquilini e le emissioni in atmosfera, interessa oltre 200 alloggi sul territorio metropolitano.

Dei 408 alloggi da recuperare, tutti di proprietà comunale, la maggior parte sono concentrati in via Novella e piazzale Adriatico, 120 sono nella zona di Begato. La metà è ubicata in edifici dove saranno eseguiti i lavori del Superbonus, in particolare via Brocchi (civici 52, 54, 56, 58, 60; 13, 16, 18; 12a/b), via Pedrini 26, via Novella, piazzale Adriatico e Lungobisagno Dalmazia. Questi palazzi, a piano ultimato, non avranno più appartamenti sfitti.

Altri 35 alloggi in via Novella e 21 alloggi in centro storico saranno recuperati attraverso fondi del Pinqua. Altro intervento significativo per il  quartiere Diamante, fortemente richiesto dalla cittadinanza, è quello previsto per via Cechov 1, con circa 2 milioni di euro che consentiranno il totale recupero e risanamento di tutti gli alloggi sfitti che creano un degrado sociale diventato insostenibile. A questo si aggiunge il piano finanziato recentemente dalla Regione che permetterà il recupero di oltre 200 alloggi di proprietà di Arte.

Inoltre, in collaborazione con Arte, si amplia l’offerta abitativa comunale anche attraverso due nuovi programmi: uno volto al recupero di alloggi in manutenzione ordinaria (circa 30) e l’altro volto al recupero di alloggi nel quartiere di Voltri 2 (circa 15 alloggi), entrambi finanziati con fondi comunali. È attualmente in corso il recupero di due appartamenti da destinare a strutture per l’emergenza abitativa in co-housing (vico Giannini e via Bari) sequestrati alla mafia.

Al sopralluogo di questa mattina erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco e assessore comunale alle Politiche della casa Pietro Piciocchi, l’assessore regionale all’Urbanistica e all’Edilizia residenziale pubblica Marco Scajola, l’amministratore unico di Arte Genova Paolo Gallo e il consigliere comunale con delega alle Politiche abitative Valeriano Vacalebre.

Per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, sono oltre 200 gli alloggi interessati da interventi di riqualificazione energetica, attualmente in corso o in programmazione per i prossimi mesi. In particolare, nel quartiere di Begato, nove civici in via Brocchi (52, 54, 56, 58, 60, 13, 16, 18, 12 a/b), tre in via Sbarbaro (7, 9, 11) e il civico 26 di via Pedrini.

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I lavori, finanziati con il Superbonus 110%, rientrano nel piano di Arte per la riqualificazione e l’efficientamento termico di edifici di proprietà e/o gestiti da Arte, utilizzando l’istituto della cessione del credito o mediante sconto in fattura. Molti di questi immobili passeranno così in classe energetica A e saranno pienamente conformi alle nuove direttive europee.

“Prosegue con successo il piano di efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica genovese e, più in generale, il piano di riqualificazione complessiva delle nostre case popolari – dichiara l’assessore Pietro Piciocchi –. Il civico 60 di via Brocchi, a Begato, è solo uno degli immobili oggetto di una rigenerazione che mira a realizzare un’edilizia sostenibile, popolare e integrata in tutti i quartieri della città. I lavori sul quartiere Diamante di Begato sono il simbolo della nostra concezione di edilizia popolare: non più dormitori dove ghettizzare le persone, ma luoghi vivi, capaci di migliorare la vita dei residenti tramite un’offerta di servizi sociali, commerciali e culturali”.

«Grazie agli interventi di efficientamento energetico realizzati da Arte – spiega l’assessore Marco Scajola – sia attraverso il Superbonus 110%, sia mediante l’utilizzo dei finanziamenti regionali del Pnrr, si riconferma la grande attenzione di Regione Liguria nei riguardi dell’area di Begato che si completerà con la rigenerazione del quartiere Diamante. Poco meno di 20 milioni di euro investiti per rigenerare 425 alloggi. Una rigenerazione avviata con la demolizione delle Dighe basata su una nuova concezione di pianificazione urbana moderna e sostenibile, che mette al centro la qualità di vita degli abitanti e il rispetto dell’ambiente. Un progetto che valorizzerà non solo gli alloggi che verranno costruiti con criteri e materiali ecosostenibili, ma un’importante azione di rigenerazione urbana, economica e sociale che si ispira alle green city di cui oggi mettiamo un altro importante tassello”.

I lavori ai civici 52, 54, 56 e 58 sono in corso, mentre quelli al civico 60 sono stati completati e hanno visto la riqualificazione dell’involucro edilizio con l’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate, la sostituzione degli infissi e la riqualificazione degli impianti termici, con la contestuale promozione dell’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra e il miglioramento di almeno due livelli della classe energetica dell’edificio.

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“La riqualificazione dell’edificio sito di via Brocchi 6 è un importante tassello del progetto di rigenerazione del quartiere Diamante di Begato moderna e attenta al rispetto ecoambientale – aggiunge il consigliere comunale con delega alle Politiche abitative Valeriano Vacalebre – Una riqualificazione che ha cambiato il modo di pensare l’edilizia popolare e un’innovazione anche a livello nazionale. Si tratta di un grande lavoro che ha portato all’abbattimento della diga di Begato e di strutture ormai desuete, grazie al quale nascerà un nuovo quartiere distante dagli ecomostri costruiti negli anni ‘80 in cui c’erano situazioni di profondo degrado e abbandono. Al loro posto sorgerà un quartiere finalmente a misura d’uomo con campi sportivi polifunzionali, servizi e una diversa percezione di sicurezza grazie anche alla futura presenza della Caserma dei Carabinieri. Importante, infine, sarà anche l’ intervento del Comune di Genova per recuperare gli alloggi sfitti di via Cechov 1, da poter destinare alle assegnazioni Erp”.

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