Attacco

Barriere antirumore, Lodi (Pd): “Lavori fermi in molte zone della città”

"Dai cantieri aperti in via Cambiaso, dove ancora non si hanno notizie del collaudo a in via Sibona e via Ristori a Certosa, dove è tutto è fermo fino al viadotto San Pietro Pra'"

barriere antirumore

Genova. Sul tema delle barriere fonoassorbenti torna a parlare la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi: «Purtroppo Autostrade, ancora una volta, ha dato un segnale soltanto quando l’attenzione mediatica sul problema della ricollocazione delle barriere antirumore era alta. Dopo tante promesse, oggi sono costretta a chiedere ancora un aggiornamento urgente della commissione consiliare perché la situazione dei lavori è drammatica e il cronoprogramma non viene rispettato.

Penso, per esempio, ai cantieri aperti in via Cambiaso, dove ancora non si hanno notizie del collaudo; in via Sibona e via Ristori a Certosa, dove è tutto è fermo; al viadotto San Pietro Pra’, dove fino a ora ci sono stati soltanto i primi incontri con gli amministratori per parlare della gestione del cantiere; ma anche a Bolzaneto, dove, nel cronoprogramma si dava il cantiere in apertura a novembre 2022 e in consegna dicembre 2023: oggi, a giugno 2023, tutto è fermo. E ancora, a Sestri Ponente, zona non pervenuta nemmeno nell’ultimo cronoprogramma.

Questi sono solo alcuni degli esempi in cui i lavori sono iniziati ma poi non sono andati avanti, oppure erano in programma e non sono avvenuti. In più, da un incontro che si è tenuto tra Autostrade e gli amministratori di condominio si è scoperto che quando si parla di cronoprogramma non significa che i lavori iniziano il giorno o mese in cui sono previsti, ma che in quella fase inizia l’assegnazione e l’organizzazione dei lavori. Quindi chissà quando poi iniziano davvero.

Insomma, la strategia di autostrade è sempre quella di far finta di occuparsi di questo tema e poi non fare nulla. E soprattutto non rendersi conto della drammaticità della situazione e di un problema che, verso l’estate, si aggrava sempre di più, perché le persone sono costrette a lasciare aperte le finestre.

Spero e farò di tutto perché la commissione consiliare venga convocata al più presto, visto che la situazione dei cittadini e delle cittadine genovesi coinvolti in questo disagio pare davvero un tema di poco interesse per l’amministrazione comunale, quella regionale e soprattutto per la Società Autostrade”, conclude Lodi.

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