Genova. La Corte di appello di Genova ha confermato la condanna a quattro anni di reclusione in abbreviato per violenza sessuale nei confronti di un 40enne che aveva abusato della nipote di 16 anni mentre la ragazzina stava seguendo una lezione in dad durante la pandemia.
I fatti risalgono al 2021. L’uomo, di nazionalità albanese, era rimasto solo con la nipote in un’abitazione nel quartiere di Sampierdarena mentre la madre era fuori Genova. Aveva convinto con una scusa la ragazzina a spegnere il video collegamento della lezione in corso e aveva cercato di costringerla a un rapporto sessuale. Quando la 16enne aveva riacceso la telecamera i compagni di classe si erano accorti che era in lacrime e in stato di choc.
La ragazzina aveva immediatamente chiamato una zia e poi avvertito la madre di quanto accaduto: nell’incidente probatorio aveva spiegato di aver sempre avuto un bel rapporto con lo zio acquisito ma anche raccontato di qualche tentativo di approccio quantomeno ambiguo da parte dell’uomo a cui non aveva dato troppo peso.
Madre e figlia, subito dopo la denuncia si sono rivolte al centro antiviolenza Mascherona e sono state assistite nel processo dall’avvocato Nadia Calafato. Il 40enne non ha mai ammesso la violenza tentando inutilmente di ribaltare la versione fornita dalla ragazza.