Commercio

Waterfront, la paura dei commercianti del centro: “Rischio che diventi una nuova Fiumara”

Dario Ballestrino, neo presidente del Civ di via San Vincenzo e Manuela Carena, presidente del Civ di piazza Colombo esprimono timori per il futuro del piccolo commercio del centro

Case Waterfront

Genova. “La mancanza di parcheggi in centro – unita al progetto del Waterfront di Levante e alla semi-pedonalizzazione di via XX Settembre – è la causa principale di una sempre maggiore preoccupazione tra i commercianti di via San Vincenzo, piazza Colombo fino a via XX” dicono Dario Ballestrino, neo presidente del Civ di via San Vincenzo e Manuela Carena, presidente del Civ di piazza Colombo, come già anticipato da Ilaria Natoli, presidente del Civ di via XX Settembre.

In particolare sottolineano che sebbene sia via San Vincenzo sia piazza Colombo siano da sempre fra le aree commerciali più importanti di Genova, per storicità e passaggio, in cui si riscontra un andamento per lo più positivo, tuttavia risentono pesantemente della mancanza di un adeguato numero di parcheggi per auto e moto che permetterebbero a più persone e famiglie di scegliere il centro per lo shopping.

“C’è timore tra i commercianti nei confronti del Waterfront. Non solo c’è paura che i suoi mille parcheggi previsti disincentivino le persone a venire in centro ma anche che diventi una “nuova Fiumara”, attrazione commerciale di spicco, che andrebbe a svuotare le vie limitrofe andando a dare una mazzata definitiva al piccolo commercio, proprio come è accaduto a Sampierdarena.  Al momento il Waterfront è un grandissimo punto interrogativo” spiegano i due presidenti dei Civ.

Intanto, proprio per “accorciare le distanze” è spuntata l’ipotesi di una cabinovia per collegare direttamente il futuro Waterfront di Levante al centro cittadino, nell’ottica di migliorare l’accessibilità del nuovo fronte mare e di portare i suoi fruitori a fare shopping nel salotto commerciale di Genova.

Ma non è tutto qui perché – sottolineano Carena e Ballestrino – a distogliere l’attenzione dal centro subentra anche la questione legata alla semi-pedonalizzazione di via XX Settembre, definita “inutile e senza uno scopo preciso”.

Alla luce del progetto degli assi di forza del trasporto pubblico, entrato nella fase operativa dopo la firma del contratto da 177 milioni, è previsto infatti un cambiamento profondo che riguarda la principale arteria commerciale della città.

Nel tratto a monte, da piazza De Ferrari al Ponte Monumentale, potranno transitare solo i mezzi pubblici. Non sarà una pedonalizzazione vera e propria, però il marciapiede verrà allargato creando una banchina ciclopedonale (che ingloberà quindi l’attuale pista ciclabile).

Gli assi di via Lomellini-via Ceccardi e via Fieschi-via V Dicembre permetteranno solo l’attraversamento, col divieto di svoltare in discesa su via XX Settembre.

Nella parte inferiore, dove la carreggiata si restringe, sarà istituita una Ztl che ingloberà anche le strade limitrofe: via Colombo, piazza Colombo, via della Consolazione, via Galata, via Foscolo, via Cesarea e via Maragliano fino all’incrocio con via della Pace. In questo modo dovrebbe diminuire il traffico privato che altrimenti ostacolerebbe i bus.

 

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