Polemica

Treni, Linea Condivisa: “Aumentano i prezzi di biglietti e abbonamenti ma per Toti siamo una regione all’avanguardia”

"Offerta invariata da oltre 20 anni, molte lacune nell'orario dei treni e impoverite le zone del Ponente e del Levante"

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Liguria.  “Il presidente Toti afferma che la Liguria ha i treni più giovani d’Italia, è vero ma omette alcuni particolari. È importante sottolineare che la Liguria, pur vantando una flotta giovane, ha affrontato un Contratto di Servizio di 15 anni con Trenitalia che, purtroppo, comporta più danni che benefici per gli utenti. Ad esempio, l’offerta ferroviaria regionale è rimasta sostanzialmente invariata da oltre 20 anni, con la presenza di molte lacune nell’orario dei treni e la totale assenza di convogli in alcune fasce orarie. I pochi incrementi nelle corse osservati sono stati ottenuti a discapito di altre tratte regionali, impoverendo le zone del Ponente e del Levante per incrementare solo di qualche corsa nella tratta del Nodo di Genova”.

A dichiararlo è Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale che prosegue: “I treni acquistati sono stati selezionati direttamente da Trenitalia, senza uno studio adeguato da parte della Regione sulle reali necessità delle tratte regionali. Esempi lampanti di questa ‘campagna acquisti’ senza logica sono i treni ‘Pop’ che devono viaggiare in doppia composizione per essere utilizzati sulla linea ligure, con notevoli disagi per i passeggeri, e i treni ‘Rock’ acquistati tutti con una configurazione a 5 vagoni, non estendibile, che risultano sovraffollati nelle ore di punta, penalizzando studenti e pendolari”.

Ma non solo, secondo il capogruppo di Linea Condivisa, “diverse altre problematiche derivano dal Contratto di Servizio firmato tra Toti e Trenitalia. Si evidenziano la mancanza di una pianificazione del servizio tra Voltri e Brignole al completamento del Nodo Ferroviario, nonché la mancanza di materiali idonei per tale tratta e una pianificazione delle nuove fermate previste dal Puc del Comune di Genova”.

“Altro aspetto di rilevante importanza – aggiunge Luca Cinelli del gruppo mobilità di Linea Condivisa – sono gli aumenti tariffari su biglietti singoli ed abbonamenti che saranno attivati con cadenza annuale fino al 2032, imponendo ai liguri prezzi sproporzionati per un servizio ferroviario fermo agli inizi del 2000. È stata introdotta una norma che impedisce nuove integrazioni tariffarie, come la possibilità di estendere il biglietto integrato treno-bus a tutta la Città Metropolitana di Genova, a meno che l’ente pubblico non compensi Trenitalia dei mancati introiti derivanti da questa integrazione. Sorprendentemente, al momento, il 100% dei ricavi generati dal servizio ligure finisce direttamente nelle casse di Trenitalia, senza che una parte di essi sia destinata al miglioramento delle stazioni e delle infrastrutture”.

“Riteniamo necessaria e doverosa una rinegoziazione del Contratto di Servizio al fine di rispondere alle richieste delle migliaia di persone che quotidianamente si spostano lungo la rete ferroviaria regionale. Queste persone meritano condizioni di viaggio dignitose e una vera alternativa al mezzo privato. Chiediamo inoltre l’implementazione di nuove integrazioni tariffarie per i quattro bacini provinciali, un aumento del contributo regionale nel bilancio per arrivare in tempi brevi all’1% e, progressivamente nei prossimi anni, al 2% del bilancio regionale dedicato al trasporto ferroviario”.

“Infine – conclude Cinelli – esigiamo un piano dettagliato per il servizio metropolitano tra Voltri e Brignole, la definizione dei mezzi necessari per effettuarlo e delle loro caratteristiche, in modo da avviare quanto prima una ricognizione dei mezzi già in uso e, eventualmente, indire una gara d’appalto per quelli mancanti. Chiediamo anche un piano per la realizzazione delle nuove stazioni nei Municipi del Ponente, Medio Ponente e Val Polcevera. Linea Condivisa continuerà a cercare soluzioni e fare proposte per un servizio ferroviario regionale di qualità, che sia veramente all’altezza delle aspettative dei cittadini liguri”.

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