Genova. “Abbiamo ricevuto la lettera del consorzio Rima, la partecipata di Iren Ambiente che costruisce l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti ed è arrivata la conferma che sì, si potrà fare a Scarpino, ma servirà una riprogettazione per stabilire effettivi tempi e costi”. Giovanni Battista Raggi, presidente di Amiu, a margine degli stati generali della Camera forense ambientale a Genova, conferma il nuovo passo avanti in una vicenda assai intricata.
“Serviranno circa due mesi di tempo, tempi tecnici necessari alla riprogettazione – continua – l’impegno è di cercare di ridurre quanto più l’impatto sull’avanzamento dell’opera a monte delle difficoltà che ci sono state”.
Ancora un’incognita, quindi, sulla data in cui l’impianto Tmb sarà a disposizione della regione. Ignoti anche gli extracosti. Negli ultimi tempi sono stati portati avanti diversi esami sull’area della discarica dopo che, a cantieri avviati, si erano registrati cedimenti del terreno.
I test sono stati realizzati con un sistema di palificazioni che dovrebbero garantire la fattibilità del progetto. L’impianto Tmb sarà realizzato d, gruppo Iren con un’operazione in project financing con un investimento di partenza di oltre 40 milioni in cambio della concessione dell’impianto per la gestione per 25 anni. Inizialmente l’entrata in funzione dell’impianto era prevista a primavera del 2022.
Il nuovo impianto Tmb di Scarpino, sulla carta, permetterà di riciclare almeno il 70% della raccolta indifferenziata nel capoluogo ligure attraverso un processo di trattamento a freddo per separare i rifiuti che oggi i genovesi smaltiscono scorrettamente. Solo il 30% residuo finirà in discarica.
Sui ritardi, Pd all’attacco: “I lavori di realizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico sono fermi da mesi, e si apprende che oggi Amiu e Iren non sono neppure più in grado di prevedere quando saranno completati. Siamo in ritardo di oltre 3 anni. Il cronoprogramma Amiu del 2018 prevedeva l’avvio dell’impianto a fine 2020. Alla posa della prima pietra a marzo 2021 Toti e Bucci promettevano la fine dei lavori nella primavera 2022”, ricorda in un comunicato stampa del gruppo consiliare del Partito Democratico di Genova.