Genova. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Come considerare il pareggio, ottenuto dalla Primavera blucerchiata a Cesena? Difficile dirlo adesso che sono terminate tutte le sfide della 30esima giornata… Se infatti il pari tra Napoli e Milan lascia i partenopei a 11 lunghezze di distacco, la vittoria dell’Atalanta sul Cagliari consente ai bergamaschi di avvicinarsi ad 8 punti dalla Samp (a 4 giornate dal termine), che non danno per adesso nessuna certezza di essere fuori dal rischio play out.
E’ un Doria nel ‘limbo’ perché a soli 4 punti, davanti, ci sono la Juventus e il Frosinone (e a 2 l’Inter) e quindi i possibili play off, ma gli addetti ai lavori sanno benissimo che le problematiche estive nell’assemblare la rosa, a bocce ferme di fine campionato, dovranno far sembrare oro una sopraggiunta salvezza.
Non di meno, il 43° punto conquistato sul “Romagna” di Cesena, è stato frutto del settimo risultato utile consecutivo e pazienza, se non si è riusciti a conquistare il bottino pieno, contro i padroni di casa, che in questi 90 minuti hanno fatto vedere cose ‘non da fanalino di coda’.
Nonostante una partenza a razzo dei cesenati, è stata la Samp ad andare in vantaggio, al 23°, con un diagonale di Telasco Segovia e ad avere la possibilità di raddoppiare, prima con l’ex Vojvodina, Mihailo Ivanović (che pochi minuti dopo la ripresa delle ostilità, post intervallo, ha messo a lato un autentico rigore in movimento) e poi con Daniele Montevago, bravo a prolungare una palla vagante, ma sfortunato nel vedersela rimbalzare sulla traversa.
La solita legge del ‘goal mancato, goal subito, ha fatto sì che i romagnoli si vedessero accordare un penalty per un ingenuo tocco col braccio di Francesco Migliardi, in area (trasformato dall’ungherese Adrián Dénes, in prestito dalla Fiorentina) e poi superare nel punteggio (2-1), con un tiro da fuori area di Alessandro Giovannini, che ha preso in contropiede, una tantum, il sempre irreprensibile Elia Tantalocchi.
Sarebbe stato un guaio perdere a Cesena (più che altro dal lato morale), ma – all’85°, a rimettere le cose a posto ci ha pensato il solito Montevago, andando ad incornare in rete un cross ‘teleguidato’ di 40′ Segovia, rendendo vano il tentativo di parata di Giulio Veliaj e realizzando così in tal modo la sedicesima marcatura stagionale.
Agli ordini dell’arbitro Rispoli di Locri, assistito da Pistarelli di Fermo e Bracaccini di Macerata, sono scese in campo queste formazioni:
Cesena (4-3-1-2): Veliaj; Manetti (86° Rossi), Lepri, Ferretti, David; Balde, Lilli, Francesconi (65° Carlini); Giovannini (75° Suliani); Denes (86° Gessaroli), Polli. Allenatore: Capellini.
A disposizione: Galassi, Elefante, Ghinelli, Guidi, Doveri, Bifini, Di Francesco, Campedelli, Milli.
Sampdoria (3-4-1-2): Tantalocchi; Lötjönen (89° Peretti), Aquino, Miettinen (75° Savio); Porcu (62° Di Mario), Uberti (62° Conti), Cecchini, Migliardi; Segovia; Ivanović (62° Leonardi), Montevago.
A disposizione: Gentile, Scardigno, Pozzato, Ntanda, Caruana, Tozaj. Allenatore: Tufano.
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