Il trionfo

Pro Recco tricolore, capitan Ivovic: “Questo scudetto ha un sapore bellissimo”

Marco Del Lungo, grande protagonista: "Abbiamo lavorato tanto e abbiamo raccolto i frutti"

Pro Recco Vs Ortigia Siracusa
Foto d'archivio

Brescia. La Pro Recco vince lo scudetto numero 35: a Brescia i biancocelesti impartiscono una lezione di pallanuoto ai lombardi imponendosi per 4-6 con una difesa strepitosa; sul Tricolore ci sono le manone di Del Lungo e il destro di Younger, autore di tre reti. È una vittoria meritata non solo per quanto dimostrato nei playoff: i ragazzi allenati da Sukno chiudono la stagione imbattuti, con un solo pareggio in trenta gare.

L’avvio della Pro Recco è devastante, sorretta dal suo monumentale numero uno. È Younger dopo 130 secondi a portare in vantaggio i biancocelesti, poi Di Fulvio in controfuga si procura un’espulsione che libera Hallock tutto solo davanti a Tesanovic: è 0-2 a metà tempo. Il Brescia si vede murare una doppia superiorità e i campioni d’Italia colpiscono ancora: Echenique per Younger sul secondo palo, l’australiano schiaccia in rete il +3 e costringe Bovo a chiamare time out. Il risultato, però, non cambia più fino alla sirena perché il Brescia fallisce tutti e cinque gli uomini in più assegnati dal duo arbitrale.

All’inizio del secondo tempo le due squadre si vedono respingere una doppia superiorità, poi a metà quarto Echenique segna da sette metri, con la complicità di Tesanovic, lo 0-4. Dall’altra parte è Christian Presciutti a sbloccare i lombardi, dopo oltre dodici minuti di gioco, approfittando della settima superiorità. Uomo in più che non sbaglia neppure la Pro Recco: Younger fa tris da posizione quattro superando Tesanovic sopra la testa e al cambio campo i biancocelesti sono in vantaggio 1-5.

Il Brescia accorcia alla prima azione del terzo tempo: Fondelli va nel pozzetto e Renzuto libero al centro segna il 2-5. I biancocelesti ristabiliscono il +4 con Zalanki che si procura una espulsione e si invola verso Tesanovic bucandolo sul primo palo. I padroni di casa continuano a spingere e Luongo con l’uomo in più a tre minuti e mezzo dalla sirena batte Del Lungo (3-6). Piovono espulsioni a Mompiano (30 dopo 24 minuti), ma il punteggio non cambia più e così si nuota verso l’ultimo quarto.

La stanchezza si fa sentire in acqua, Del Lungo però prosegue la sua serata in versione Batman ma dall’altra parte anche Tesanovic è miracoloso su Ivovic che da due passi sbatte sulle sue mani. A 106 secondi dalla fine la controfuga di Alesiani provoca un rigore che Di Somma trasforma per il 4-6. Non c’è più tempo per la rimonta, a Mompiano si sente solo la gioia dei biancocelesti, di nuovo sul tetto d’Italia per il secondo anno consecutivo.

“Questo scudetto ha un sapore bellissimo, giocare due gare così contro una grande squadra come il Brescia è qualcosa di incredibile e ci dà una grande carica per Belgrado – commenta capitan Aleksandar Ivović -. Quest’anno contro di loro abbiamo preso 17 gol in quattro partite, abbiamo fatto una grande difesa, in attacco forse dobbiamo migliorare in superiorità, ma quello che contava era vincere lo scudetto. Complimenti a loro e ai miei compagni che hanno dimostrato di avere sempre fame e a questi livelli, dopo aver vinto tanto, non è facile. In questi successi c’è tanto di Sukno: da giocatore era concentrato e tranquillo, proprio la tranquillità che ci trasmette è il valore aggiunto, in passato a volte quando non ci riuscivano subito le cose ci innervosivamo”.

“Il Brescia ci ha dato filo da torcere, è stata una partita al cardiopalma, ma abbiamo mantenuto la giusta lucidità dal primo all’ultimo minuto e questo ha fatto la differenza – dichiara Marco Del Lungo -. La difesa mi ha messo nelle migliori condizioni di parare, abbiamo lavorato tanto e abbiamo raccolto i frutti: queste partite ci danno una grande consapevolezza in vista delle finali di Champions League”.

Le dichiarazioni del tecnico Sandro Sukno: “Pochi gol e partita intensa che abbiamo tenuto bene fin dall’inizio. Ai mei giocatori posso fare soltanto complimenti, hanno sbagliato pochissimo e sono stati concentrati dal primo all’ultimo minuto in entrambe le partite. Non è facile trovare sempre nuove motivazioni in una squadra così vincente ma è anche grazie alla società se ci riusciamo ogni volta. E’ un onore per me far parte della storia della Pro Recco, anche se in piccola parte negli ultimi anni. Mi diverto molto adesso da allenatore e prima come giocatore. Ora festeggiamo giustamente questo scudetto ma da domani testa alla Champions”.

Le dichiarazioni del capitano del Brescia Christian Presciutti, che ha annunciato il ritiro a fine stagione: “Facciamo i complimenti alla Pro Recco ma usciamo a testa alta da questa partita. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra. Abbiamo sbagliato qualcosa ma ci abbiamo messo tutto e si è visto. Ci dispiace per il pubblico meraviglioso che ci ha sostenuto oggi come durante l’intero campionato. Dobbiamo essere comunque fieri di noi stessi. Adesso superiamo la delusione e concentriamoci sulla prossima finale che ci aspetta in Champions. Se ripenso al mio viaggio in questo sport meraviglioso mi ritengo molto fortunato di quello che ho ottenuto e di averlo chiuso in una finale scudetto così emozionante. Grazie alla pallanuoto per quello che mi ha dato, ma non abbiamo ancora finito”.

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