Lo sfogo

Pollio: “Se la Samp ha una speranza è grazie al collegio sindacale. Mi auguro che Radrizzani la compri, proposta ragionevole e vantaggiosa” fotogallery

"Lui e Barnaba unica speranza" ma è indispensabile, avverte, che Ferrero "si faccia da parte. Chi in Federazione ha avallato il suo acquisto nel 2014? E chi il colpo di mano quando ha preso le quote della figlia?"

Genova. “Io mi sto dannando perché la Samp si salvi. Pochi sanno, ma se c’è oggi un esperto nominato per fare la composizione della trattativa con i creditori è perché il collegio sindacale lo ha chiesto il 20 ottobre 2022″. Lo rivendica con orgoglio Marcello Pollio, presidente del collegio sindacale della Sampdoria, finito ieri nel mirino dei tifosi blucerchiati. Uscendo dal tribunale (dove ha testimoniato nell’ambito del processo relativo al Ponte Morandi), ha parlato a lungo della situazione sportiva ripercorrendo gli ultimi mesi e fornendo anche alcuni retroscena societari.

“Il consiglio di amministrazione – racconta Pollio – ha tentato, prima di attivare la composizione negoziata della crisi, di invitare gli azionisti tutti a fare un aumento di capitale: nessun azionista, né quello di riferimento – Ferrero – né quelli di minoranza, hanno provveduto a fare un aumento di capitale, portando a questa situazione. La composizione negoziata è stata attivata il 30 gennaio 2023, quindi dopo il mercato di gennaio e le assemblee andate deserte. Il concetto che però va considerato è che una squadra di calcio, se fallisce cioè se va in liquidazione giudiziaria, dà valore zero ai creditori: l’articolo 84 del codice della crisi di impresa dice che non deve essere distribuito ai creditori un valore inferiore a quello di liquidazione. Si deve quindi proseguire l’attività di impresa nella tutela dell’interesse dei creditori e dell’occupazione”.

“Questo è stato fatto e questo il collegio sindacale ha permesso fino ad oggi – spiega – perché c’era la necessità di trovare un investitore. Ne sono stati trovati due. Uno è il dottor Barnaba: io sono stato il primo a tentare di farlo sedere a un tavolo, ha comprato una azione perché mi ha domandato se doveva diventare azionista e io gli ho risposto che doveva per forza esserlo per poter fare un aumento di capitale. Lui ha comprato una azione e si è seduto al tavolo, ma ha chiesto di fare un concordato preventivo che non era possibile in quel momento nella situazione della Sampdoria perché rischiava di far fallire la società”. Una situazione che Pollio ha già vissuto in passato con il fallimento del Catania Calcio: “L’esperto della composizione della crisi pensava di poter operare in un contesto normale, come si fa in una società normale; ma dentro una società calcistica ci sono delle regole, tu devi comprare l’azionariato”.

Un fiume in piena, Pollio, nel ricostruire “cose che pochi hanno detto e che pochi sanno – sostiene – Quando viene comprata una società, c’è una commissione ad hoc presso la Federazione che verifica la capacità dell’azionista di avere onorabilità e capacità finanziaria. Quando Ferrero ha cambiato la proprietà, con il colpo di mano intestandosi le azioni della figlia, io ho chiesto che mi facesse sapere se aveva adempiuto a queste norme. Non ho ancora ricevuto risposta, anche se mi dicono che sia stato fatto. Ma la domanda è: quando Ferrero ha comprato nel 2014, chi è che gli ha dato le capacità finanziarie per diventare socio della società, come previsto dall’art. 50? Io non ero presente allora, quindi non so dirlo”.

La proposta di Radrizzani è assolutamente ragionevole – aggiunge poi – e molto vantaggiosa per la società e i creditori. Prevede di pagare una percentuale addirittura superiore a quelle ipotizzate dall’advisor della società, e quindi mi auguro che Radrizzani compri la Samp“. Questo però, avverte, “comporta la necessità di fare questo aumento di capitale che si sta svolgendo oggi. Radrizzani e Barnaba sono l’unica salvezza: ci vuole un investitore che metta dei soldi, e per farlo serve che il signor Ferrero molli il colpo e vada via, altrimenti nessun investitore interverrà”.

Ferrero ha le sue quote messe in un trust che ha una finalità in conflitto con la Sampdoria, questa è la situazione – continua Pollio – Io ho detto al trustee e a Ferrero che è impossibile comprendere per quale motivo oggi, in una ipotesi di liquidazione giudiziale, non sia accettata una qualsiasi proposta in considerazione del fatto che se la società fallisce il socio ha un valore pari a zero. Lo scopo del trust è irrealizzabile, per cui io mi auguro che nella trattativa tra Radrizzani e Ferrero ci sia buonsenso. Che deve arrivare da entrambe le parti”.

Perché Ferrero fa così? Lo domani a lui… – replica poi ai presenti – E’ un uomo molto intelligente ma difficile, che ha una convinzione delle sue abilità per cui ‘come pensa e fa lui non lo fa nessuno’, neanche i suoi avvocati. Ai tifosi dico che se sapessero lo sforzo che ho fatto, e se sapessero che io non sono disposto a perdere la mia professionalità in nessun caso e per nessuno… ma la verità è che il loro sfottò, perché io lo considero tale, viene fuori dall’attrito che c’è tra me e il consiglio di amministrazione perché io ho chiesto loro di rispettare le norme del codice civile. Pensano che sia possibile fare la ristrutturazione in modo ‘easy’… ma ci sono delle norme, che richiedono dei tempi. Loro si stanno ‘ammazzando’, e assumendo – per la passione che hanno per la Sampdoria – fin troppe responsabilità. Io faccio il professionista e mi occupo di crisi di impresa: so quali sono i pericoli e le responsabilità. Ai tifosi tutta la mia comprensione e il mio rispetto, ma non devono confondere il tifo e la professionalità”.

Più informazioni
leggi anche
presidio tifosi sampdoriani
A corte lambruschini
Cessione Sampdoria, Lanna scende a incontrare i tifosi: “Trattativa in corso, agiremo di conseguenza”
Barnaba Sampdoria
Sport
Cessione Sampdoria. Barnaba: “Pronto a sostenere Radrizzani-Manfredi”
Andrea Radrizzani Sampdoria
Dura replica
Cessione Sampdoria, Radrizzani e Manfredi: “Un no incomprensibile che mette a repentaglio il futuro immediato della Società”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.