Azioni concrete

Peste suina, il nuovo commissario: “Nuovo piano per debellare la pandemia”

Fallimento delle recinzioni e mancati abbattimenti, chiesto un cambio di passo per affrontare l'emergenza

Peste Suina Istituto Zooprofilattico

Liguria. Il nuovo Commissario Straordinario alla PSA, Vincenzo Caputo, ha accolto positivamente la richiesta di un incontro – quanto mai necessario visto il dilagare della PSA in Liguria – mossa dalla nostra Federazione lo scorso 21 aprile e si è recato a Genova nella mattinata di oggi “per analizzare insieme la questione, le nostre preoccupazioni e le relative misure di contenimento – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – a nostro avviso attualmente ancora insufficienti per contrastare il dilagare dell’epidemia”.

La necessità dell’incontro di oggi “nasce dall’esigenza di fornire indicazioni e risposte puntuali e quanto più possibile esaustive alle numerose nostre aziende associate che risiedono e operano nelle zone ormai da tempo vittime del dilagare dell’epizoozia – spiegano Luca Dalpian e Marcello Grenna, presidenti delle due Federazioni provinciali (rispettivamente, Genova e Savona) site nei territori maggiormente colpiti e vessati dal dilagare dell’epidemia – aree, queste, interessate fin dall’inizio dell’emergenza da misure di contenimento che fino a questo momento sono servite a poco, se non addirittura a nulla”.

“Dall’incontro con il neo-Commissario è emersa la disponibilità da entrambe le parti di collaborare in maniera congiunta per risolvere la questione nella maniera più rapida e ottimale possibile”.

“In questo scenario, infatti, oltre alla realizzazione di recinzioni di contenimento – risultate fin da subito, secondo i nostri stessi associati che vivono quotidianamente il territorio, provvedimenti inefficaci e, pertanto, una spesa inutile – secondo quanto disposto dal PRIU (Piano Regionale di Interventi Urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della Peste Suina Africana) -, nel corso stagione di caccia 2022/2023 all’interno delle zone liguri non soggette alle restrizioni per la Peste Suina si sarebbero dovuti abbattere oltre 30mila cinghiali”.

“Una cifra, questa, pari ad oltre il 180% di quanto fatto nel corso della stagione 2021/2022, che fa capo a un provvedimento fondamentale per consentire il depopolamento delle aree indenni della Liguria attraverso azioni sia di caccia che di controllo faunistico, con una crescita del contingente cacciabile che risponde a precise indicazioni dei Ministeri della Salute e dell’Agricoltura per il contenimento della Peste Suina Africana, che a loro volta comporterebbero la riduzione dell’80% della popolazione dei cinghiali tra caccia e prelievi di controllo. Anche in questo caso, però, le previsioni non sembrano ad oggi essere ancora state rispettate”.

“In Liguria oggi – incalzano Boeri e Rivarossa – la situazione è tutt’altro che rosea. L’ultimo bollettino redatto dall’Istituto Zooprofilattico ha certificato come i casi di PSA in Liguria siano ancora in crescita: solo la scorsa settimana sono state riscontrate altre positività sul territorio regionale, che vanno a confluire nei 253 casi totali ad oggi ufficializzati. Oltre a ciò, è salito anche il numero dei Comuni con almeno un caso di positività alla PSA”.

“Durante l’incontro di questa mattina – continuano Grenna e Dalpian – si è aperto un dialogo concreto e proficuo con il Commissario Straordinario alla PSA, a cui non abbiamo nascosto nessuna delle preoccupazioni e delle perplessità circa la situazione in essere, cercando altresì di ottenere soluzioni puntuali e in linea con le reali necessità del nostro territorio. Va riconosciuto al neo-Commissario Caputo, oltre a un’importante disponibilità a collaborare con i territori, anche un profondo pragmatismo e una forte competenza, con una posizione che si conferma essere di apertura verso le necessità specifiche dei singoli territori”.

“Come organizzazione, pertanto, abbiamo ribadito la nostra disponibilità e il nostro supporto a una gestione concreta e straordinaria di una condizione altrettanto straordinaria, in cui è evidente urgano azioni sempre più concrete e puntuali” concludono i due esponenti dell’associazione agricola.

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