Intervento

Passaporti, il sindacato di polizia Cosap: “Ripristinare l’apertura al pubblico oltre al sistema on line”

"Oggi un diritto viene subordinato all’uso di un mezzo tecnologico"

Passaporti "impossibili", all'open day in corso Saffi cittadini in fila dall'alba per avere il rinnovo

Genova. Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria provinciale del sindacato Cosap, coordinamento sindacale appartenenti forze di polizia sul tema del rinnovo e ottenimento passaporti.

“In questi ultimi anni il processo di digitalizzazione, per ovviare alle restrizioni causate dalla pandemia, ha raggiunto tutti i settori della Pubblica Amministrazione a velocità folle e senza che le capacità tecnologiche dei cittadini viaggiassero di pari passo all’onda del “progresso”.

Se da una parte la necessità del distanziamento, del non trovarsi nella situazione di avere gli Uffici Passaporti affollati, poteva in qualche modo giustificare la sola prenotazione virtuale, ora non è più cosi, infatti in data 5 maggio u.s. l’Oms ha finalmente dichiarato la cessazione della pandemia da Covid 19 annullando quindi a livello mondiale lo stato di emergenza.

Il piano di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione denominato Italia Digitale 2026 ha inoltre come obiettivo, cito testualmente, “ rendere la Pubblica Amministrazione la migliore alleata di cittadini ed imprese con un offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili”, ebbene sul “facilmente accessibili” esprimiamo tutte le nostre riserve.

Presso la Questura di Genova la modalità di prenotazione dell’appuntamento per il rilascio del passaporto è solo ed esclusivamente online tramite la piattaforma denominata “Passaporti Online” cui si accede tramite Spid o Carta di identità elettronica.

Inoltre l’accesso, la registrazione e la prenotazione in sé, trovano da parte degli utenti numerose difficoltà. La legge riconosce al cittadino il diritto al passaporto, pur con le limitazioni espressamente previste ma tali limitazioni non possono assolutamente intendersi come la mancanza di possibilità di accedere ad una prenotazione online o la difficoltà di utilizzo dei supporti digitali.

Questa Segreteria ha pertanto richiesto alla Questura di valutare la possibilità del ripristino dell’apertura al pubblico, in alternativa alla prenotazione online, nelle fasce orarie e con le modalità che si vorranno adottare”.

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