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Parco del ponte, pubblicato il bando per la ciclopedonale sopraelevata: il “cerchio rosso” prende forma

La procedura scelta dal Comune di Genova è quella del dialogo competitivo. Realizzazione e progettazione del primo lotto valgono 13 milioni

Generico maggio 2023

Genova. E’ stato pubblicato oggi e scadrà il 29 maggio il bando pubblicato dal Comune di Genova per l’indizione della procedura di dialogo competitivo per la realizzazione della ciclopedonale chiamata “Il Cerchio Rosso”, nell’ambito del Parco del Ponte, sotto il viadotto San Giorgio e lungo Polcevera.

L’infrastruttura, sopraelevata, è il tratto distintivo architettonico più forte nell’ambito del disegno complessivo per il riassetto dell’area pensato dallo studio di Stefano Boeri insieme a Metrogramma e Inside Outside/Petra Blaisse.

Il quadro economico del valore di 13milioni, attualmente a disposizione del Comune attraverso i fondi del cosiddetto Decreto Genova, potrebbe salire a 22milioni in caso di ampliamento a un secondo lotto.

Parco Sottoponte Boeri

Il “cerchio rosso” sarà un anello in acciaio e legno, il colore voluto dall’archistar vuole richiamare quello della storia industriale di Genova: altoforni, gru, carroponti erano dipinti di rosso. Ma con il suo percorso vuole “unire” gli spazi che il 14 agosto 2018 sono stati separati dal crollo del ponte Morandi. 13milioni di euro per un sistema alimentato da fonti sostenibili, lungo 1570 metri e largo 6, con un raggio di 250 metri.

La proposta degli operatori economici dovrà riguardare soluzioni che rientrino nel limite economico minimo dei 13milioni, eventualmente anche alternative alle previsioni del Masterplan, e costituiscano un primo lotto funzionale, ma anche soluzioni che, oltre al primo lotto funzionale, individuino i successivi possibili sviluppi e lotti, per una spesa complessiva compresa nell’importo massimo dei 22 milioni.

Le necessità da rispettare – si legge nel bando – sono “collegare tra loro le aree sottostanti il nuovo viadotto San Giorgio, molto diverse tra loro, garantendo il massimo grado possibile di continuità del percorso in quota e il massimo grado possibile di integrazione dello stesso con i percorsi a terra, ponendo attenzione all’impatto ambientale, agli effetti sul costruito e sull’abitato e alle tematiche socio-urbanistiche; le proposte progettuali dovranno implementare e ottimizzare la circolazione ciclo-pedonale all’interno del nuovo Parco, permettendo il facile raggiungimento di tutte le aree oggetto di riqualificazione, collegare, in particolare, il Memoriale delle Vittime del crollo del Ponte Morandi, il relativo parco e la Ludoteca (Ambito B3 del Masterplan) con le altre aree del Parco del Ponte; attraversare con ponti/passerelle il torrente Polcevera in più punti; attraversare in quota le sedi ferroviarie in più punti o con altra modalità compatibile con il sito.

Parco Sottoponte Boeri

E ancora “adottare modalità di salita/discesa dall’infrastruttura ciclo-pedonale in quota che valorizzino le aree a terra e minimizzino le interruzioni del percorso; adottare soluzioni tecniche volte al risparmio e all’efficientamento energetico che consentano all’infrastruttura di essere sostenibile; aumentare le occasioni/l’offerta di mobilità sostenibile nelle aree urbane, sviluppare la mobilità pedonale e cicloturistica, per contribuire alla lotta all’inquinamento e offrire una città più salubre e vivibile.

Non poche le condizioni di cui il progettista dovrà tenere conto, a partire dalle varie tipologie di vincolo (edilizi, urbanistici, idraulici, di difesa del suolo, fasce di rispetto) presenti nelle aree in questione; le interferenze con le varie infrastrutture (stradali, autostradali e ferroviarie), i sottoservizi e le linee aeree di alta tensione; interferenza/impatto sull’abitato; indisponibilità parziale delle aree e relativa necessità di minimizzare gli espropri e/o le acquisizioni bonarie di aree di proprietà privata e infine le esigenze dei soggetti proprietari/gestori delle aree e dei soggetti proprietari/gestori delle infrastrutture e delle reti di servizi (RFI, ASPI, ecc.).

La procedura vedrà una prima in cui la stazione appaltante riceverà le domande di partecipazione come di seguito specificato; una seconda fase, nella quale sarà avviato il dialogo
competitivo con i candidati ammessi e una terza fase, ovvero la gara vera e propria, nella quale i soggetti che saranno stati ammessi, saranno invitati a presentare la loro migliore offerta tecnico economica.

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