Genova. Bufera nel centrosinistra ligure dopo la cerimonia di avvio dei lavori della nuova diga del porto di Genova, ieri a Palazzo San Giorgio. A scatenarla è Ferruccio Sansa, protagonista di una contestazione in sala con tanto di striscione contro Salvini. “Ma il centrosinistra da che parte sta?”, ha chiesto il consigliere regionale in un post su Facebook pubblicato oggi nel primo pomeriggio. Piccata la reazione del Pd, mentre gli stessi fedelissimi dell’ex candidato giallorosso hanno corretto il tiro in una nota unitaria.
“Noi della Lista Sansa Genova diciamo no a questa diga. Ma ieri, mentre le forze dell’ordine mi portavano via dall’aula, osservavo tanti colleghi del centrosinistra (zitti, zitti) e mi chiedevo: da che parte sta il centrosinistra? Francamente non lo so – scrive Sansa -. C’è una parte contraria alla diga. E una favorevole. Ce n’è anche una che è tutte e due le cose insieme. Ce n’è una che sostiene progetti alternativi e una che in sala stava seduta accanto ad Aldo Spinelli e Gianluigi Aponte, i maggiori beneficiari della diga di Toti e Bucci. Ce n’è una che applaude Silva e una che ieri in prima fila applaudiva Matteo Salvini. Ce n’è una che mette in discussione i signori del porto che comandano la città da decenni (vedi Spinelli) e una che li sostiene e magari lavora per loro. Nella vita occorre a un certo punto dire da che parte stai”.
“Dichiarazioni moralistiche e allusive, orientate per l’ennesima volta a polemizzare e giudicare l’operato delle donne e degli uomini del centrosinistra. Dichiarazioni irricevibili – tuona il Partito Democratico in una nota inviata poi con le stesse parole dal M5s regionale – rivolte a chi, come noi, da tempo, lavora con rigore e serietà sulla diga di Genova. Da anni affrontiamo il tema. Si tratta di un’opera di grande importanza per l’economia ligure, ma che la destra sta gestendo con un mix di approssimazione e propaganda. Per questo siamo impegnati a ogni livello per avere chiarezza, visione, certezze su fattibilità, tempi e impatti. Il tema è troppo serio per Genova e per l’Italia per essere ridotto a show e a manifestazioni estemporanee, tese più a soddisfare il desiderio di visibilità personale che a costruire una reale alternativa politica. Alle passerelle della destra non si risponde con le pagliacciate”.
“Sono atteggiamenti che fanno perdere credibilità a chi, come noi vuole lavorare con rigore e serietà sulla diga di Genova – continua la nota -. Molti di noi già da tempo, a differenza di Sansa, sono intervenuti nel dibattito pubblico sull’opera, anche con osservazioni critiche. Si tratta di un’opera di grande importanza per l’economia ligure, ma che la destra sta gestendo con un mix di approssimazione e propaganda, senza che si diano risposte puntuali dal punto di vista della progettazione esecutiva, delle indagini geotecniche, delle questioni ambientali, per fugare i dubbi alle tante osservazioni puntuali arrivate da esperti. Un quadro che crea ancora più preoccupazione perché non c’è una riflessione, fra le altre, sugli scenari che la nuova infrastruttura deve aprire, per ridisegnare davvero il rapporto tra la città e il porto. Una pianificazione che, a ogni livello, manca, e che rischia di trasformare una grande opportunità in una occasione persa”.
“Per questo siamo impegnati a ogni livello per avere chiarezza, visione, certezze su fattibilità, tempi e impatti. Iniziative politiche che, con sensibilità differenti ma impegno comune, stiamo sostenendo da anni. Sulla diga e non solo. Ferruccio Sansa, invece, anche questa volta, purtroppo, ha scelto con il suo post la strada del moralismo, dell’allusione per attaccare il centrosinistra, offendendo la comunità politica che gli ha dato fiducia e grazie alla quale siede in Consiglio regionale“.
“Nel giro di poco più di un’ora apprendiamo che le posizioni del consigliere Ferruccio Sansa sono state sconfessate da una nota del gruppo regionale della Lista Sansa – commenta infine il Pd -. Ne prendiamo atto, però non si può continuare a stare nel centrosinistra sparando ogni giorno sul proprio campo, come fa Sansa. La costruzione di un progetto politico del fronte progressista è cosa seria e non va trattata, come troppo spesso fa il consigliere Sansa mediante atti tesi a soddisfare visibilità personali e individuali a fini esclusivamente mediatici: d’altra parte da tempo Sansa rappresenta solo sé stesso e la sua Lista e non più l’intera coalizione”.