Genova. “Alfine de preservare la mia salute e la serenità della mia famiglia, comunico di aver deciso di uscire completamente dall’esposizione mediatica che ho avuto per 14 mesi sul tema della diga di Genova, dove ho sostenuto da sempre e coerentemente una posizione supportata da lunga esperienza e da un’analisi approfondita del progetto, ma – considerando il conflitto con tutti i poteri forti del Comune, del Porto e della Regione – troppo isolato, soprattutto sui temi tecnici, tra l’altro nel silenzio assordante dell’Università che fu la mia”.
Con queste parole inizia il comunicato stampa diffuso questo pomeriggio da Piero Silva, l’ingegnere idraulico e professore universitario diventato da qualche mese uno dei principali riferimenti tecnici per chi critica il progetto attuale della nuova diga di Genova: una ‘posizione’ che è derivata dagli studi condivisi con il pubblico sul progetto in esecuzione, che secondo il professore universitario, avrebbero diversi punti critici.
“Questa decisione significa che, a partire dall’ultima intervista già promessa a Primopiano mercoledì 17 maggio, non sarò più disponibile a interviste, partecipazione a convegni e assemblee, incontri con forze politiche, e che non scriverò più sul tema su Linkedin, né con altre modalità. Gli amici impegnati in sacrosante battaglie affinché lo sviluppo portuale avvenga nella partecipazione reale dei cittadini e nel loro rispetto, nel rispetto dell’ambiente e avendo come sola finalità il bene comune, sono già stati personalmente informati che continuerò con impegno immutato a mettere la mia esperienza a loro disposizione, lasciando a loro – come giusto – il ruolo di primo piano”.