Dopo il voto

Muzio “il ribelle” alla conquista della rossa Sestri Levante: “Ora tutti uniti, c’è voglia di cambiamento”

Il consigliere regionale, dopo aver gareggiato contro i suoi, punta a ricompattare il fronte per strappare il fortino alla sinistra: "Abbiamo lo stesso obiettivo". La delusione di Pistacchi: "Appoggio a Solinas? Vedremo"

claudio muzio

Sestri Levante. In un certo senso il vincitore delle elezioni sestrine è lui: Claudio Muzio, consigliere regionale di Forza Italia, che a dispetto delle decisioni del suo partito ha messo la faccia su un candidato “eretico” rispetto alla coalizione. Quel Francesco Solinas che adesso si giocherà il secondo tempo della partita contro Marcello Massucco, l’uomo del centrosinistra e di Valentina Ghio, quindi della continuità, chiamato a portare avanti una tradizione amministrativa che dura da trent’anni e che oggi – dopo la progressiva caduta di altre “raccaforti”, Camogli la più recente – appare seriamente in bilico.

È difficile dire se tutti uniti avremmo potuto vincere al primo turno, in politica i voti non si sommano – commenta Muzio a margine del consiglio regionale -. Due proposte diverse, una portata dai partiti, l’altra dal territorio, anche se aveva al suo interno figure politiche. Penso che non avremmo vinto al primo turno a meno che non si fosse sposato questo progetto da parte di tutti, cioè un candidato di grande valore come Francesco Solinas, mettendo le persone migliori e più rappresentative del territorio a supportarlo. Questo non è accaduto: il risultato è stato che sulla carta ci siamo divisi mentre abbiamo come obiettivo l’alternanza rispetto al centrosinistra che governa da oltre trent’anni e che quindi ha fatto il suo tempo”.

Adesso le tre liste civiche a sostegno di Solinas, che comprendono anche esponenti locali della Lega, si metteranno al lavoro per ottenere la massima convergenza possibile sul loro candidato, in primis dagli elettori di Diego Pistacchi, che ha raccolto 564 voti in meno. Anche se “l’elettorato al ballottaggio è autonomo, è difficile condizionarne le scelte”, premette Muzio. D’altra parte la base comune è indiscutibile: “Penso che il nostro elettorato e quello che ha votato il candidato Pistacchi, persona assolutamente stimabile e di valore, abbia come unico obiettivo il cambiamento: è questo il collante che tiene insieme l’elettorato che ci ha supportato. Solinas farà le sue valutazioni e vedremo come muoverci. Quello che può aiutare a ottenere il cambiamento è esclusivamente il rispetto reciproco e il desiderio di far bene per Sestri Levante”.

Del resto “Solinas è un candidato trasversale, non appartiene a nessun partito – riconosce Muzio -. Certamente è una persona ben vista, io sono stato protagonista di un cambiamento per certi versi simile a quello che auspico per Sestri Levante a Casarza Ligure. Anche lì erano quasi vent’anni che governava la sinistra. A volte il vento del cambiamento arriva a prescindere da chi c’è, perché dopo tanti anni è un valore a prescindere, porta entusiasmo e freschezza. In trent’anni si formano incrostazioni legittime dal punto di vista giuridico ma discutibili dal punto di vista politico. Poi l’epilogo è questo”.

Inevitabile la delusione nella squadra di Diego Pistacchi, giornalista e membro di una famiglia molto conosciuta in città, sostenuto da tutti i partiti del centrodestra e da Giovanni Toti. “Il risultato elettorale non è stato quello sperato – scrive in un post su Facebook -. I motivi possono essere diversi, ma di certo gli elettori hanno sempre ragione. Quindi, con la stessa sincerità con cui mi sono sempre rivolto a voi, dico che sarà mia cura analizzare cosa non ho saputo trasmettere alla mia Sestri. Qualcuno mi ha detto che avrei dovuto lasciarmi andare anche io a promesse che pure sapevo irrealizzabili, o a snaturare me stesso negli atteggiamenti. Non ne sono capace e non era questo il modello di buongoverno che mi ripromettevo di portare a Sestri”.

E sull’eventuale appoggio a Solinas, nonostante l’appello netto del presidente ligure che ieri sera invitava a sostenere il “candidato a noi più vicino”, prevale al momento la cautela: “Nelle prossime ore mi rivedrò con la squadra di candidati e sostenitori che mi hanno supportato e che ringrazio per l’impegno. È mio dovere ascoltare la loro opinione in vista del prossimo ballottaggio che non ci vede impegnati direttamente. Ci siamo proposti per il cambiamento con proposte differenti rispetto a quelle dei due candidati, quindi sarà importante valutare con attenzione quale sia la disponibilità dei due schieramenti ad accogliere idee e progetti che riteniamo fondamentali per il bene della città. In ogni caso illustreremo a chi ci ha votato la sintesi di tali valutazioni, ma senza avere la pretesa o l’arroganza di imporre scelte a nessuno“.

Nel centrodestra chi vive la maggiore torsione dopo i risultati di Sestri Levante è Forza Italia. Ma da Muzio arrivano ancora parole distensive: “Io mi sono candidato sindaco a Casarza Ligure, mettendomi in aspettativa senza stipendio, avendo come avversario il mio datore di lavoro. Figuratevi se mi spaventa metterci la faccia. Ho ritenuto che questa proposta fosse quella che poteva interpretare meglio la voglia di cambiamento. E quando decido di fare una cosa la decido fino in fondo. Io mi sono dimesso da consigliere comunale di Casarza Ligure, dove sono stato sindaco, e credetemi, è stato doloroso, per dare una mano a Solinas a Sestri. Mi sono lanciato da un aereo senza paracadute, alla fine ho trovato un po’ di alberi cui mi sono aggrappato: il consenso dei cittadini che hanno apprezzato i sacrifici fatti in questi anni per dare risposte nel bisogno. Io sono un uomo di territorio che cerca di occuparsi delle cose concrete: mi ha premiato forse questo tipo di politica un po’ desueta”.

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