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Incidente sul lavoro al Porto di Pra’, amputate entrambe le gambe dell’operaio rimasto schiacciato da una semovente

La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime. Sequestrato il telefonino del conducente del mezzo

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Genova. È stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per l’amputazione di entrambi gli arti inferiori Nicola Magno, 41 anni, sposato con due figli, vittima di un gravissimo incidente sul lavoro ieri pomeriggio al porto di Pra’. Lo comunica la direzione sanitaria dell’ospedale San Martino.

Il paziente, sedato e intubato, è ricoverato nella rianimazione del pronto soccorso sotto l’egida di Giacomo Bacigalupi. La prognosi resta riservata. Stamattina sarà sottoposto a tac di controllo, per valutare un eventuale intervento neurochirurgico. I familiari sono entrati in contatto con il paziente e sono in costante contatto con l’équipe del San Martino.

L’incidente è avvenuto nell’area in concessione a Nuovo Borgo Terminal.

Dipendente di una ditta esterna, Magno è stato schiacciato da un cosiddetto “angioletto”, adibito al trasporto di container e altri pesi, e ha riportato un trauma cranico e traumi gravi agli arti inferiori.

Ancora da capire quale sia stata l’esatta dinamica dell’incidente, che si è verificato sull’estremità Est della fascia di rispetto, che risulta essere via Dei Canottieri. Secondo i primi rilievi Magno stava camminando in una zona di carico e scarico container. Il conducente del mezzo, che pure avrebbe avuto la visuale libera (la semovemente era scarica e nulla avrebbe ostruito la visuale) sembrerebbe averlo visto solo all’ultimo momento. Infatti sull’asfalto, prima dell’impatto sono presenti tracce di frenata. Il cellulare del conducente, sotto choc dopo quanto accaduto, è stato sequestrato dagli investigatori, così come le telecamere di sicurezza del terminal che avrebbero ripreso chiaramente il grave incidente. Il sostituto procuratore Giuseppe Longo è in attesa di ricevere i primi atti da parte dello Psal, poi aprirà un fascicolo per lesioni colpose gravissime.

“Questo grave incidente rende necessario e impellente un intervento dell’Adsp del porto di Genova per definire regole − hanno spiegato in una nota Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti − sia in materia di salute e sicurezza che sui temi dell’organizzazione del lavoro, che siano analoghe a quelle previste nell’ambito del porto di Genova In tal senso avevamo già richiesto in data 28 aprile 2023 un incontro, che si terrà il giorno 24 maggio presso la stessa Adsp, per discutere dei problemi emersi in un’area di cantiere all’interno dello scalo. Visto quanto accaduto oggi e visto la quantità di attività propedeutiche sia ai cantieri per le opere infrastrutturali riteniamo fondamentale mettere in atto urgentemente quanto qui espresso”.

La Fiom di Genova aggiunge: “Ci associamo alla richiesta dei sindacati del settore trasporti per un intervento urgente della Adsp per regolamentare  le operazioni come in ambito portuale. Condanniamo con forza quanto accaduto come denunciamo da tempo una situazione  in cui crescono i cantieri e conseguentemente i rischi per i lavoratori”.

Il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro commenta: “Basta vite spezzate o completamente stravolte a causa di incidenti sul lavoro. Questione salute e sicurezza sia priorità. Servono azioni concrete. Servono più controlli, più prevenzione e formazione ma anche un nuovo sistema di classificazione delle imprese con cui premiare chi segue le regole ed investe in sicurezza e penalizzare chi non lo fa”.

La Camera del Lavoro di Genova chiede ai soggetti competenti di fare chiarezza. “Salute e sicurezza sul lavoro sono temi sui quali evidentemente non si fa abbastanza. La Cgil sostiene la richiesta di un incontro sul tema con l’Autorità di Sistema Portuale avanzata dalle categorie dei trasporti e dei metalmeccanici. La commistione di lavorazioni nelle aree portuali e nelle sue adiacenze impone regole comuni e condivise per assicurare la massima sicurezza a tutti coloro che vi operano”.

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