Genova. La rete dei comitati e delle associazioni genovesi interviene sul tragico incidente che, mercoledì mattina, ha visto la morte di una donna, investita da un tir in una strada a basso scorrimento. Pubblichiamo di seguito la nota integrale:
“Il grave incidente avvenuto a Cornigliano ieri mattina e che ha causato la morte di una donna di 50 anni e il trasporto in codice rosso di un disabile in carrozzina, mette ancora una volta in luce la scarsa attenzione delle istituzioni, in primis del Comune di Genova, nel voler e poter garantire la sicurezza della circolazione pedonale.
Rinviando a data da destinarsi il previsto incontro pubblico al Centro Civico, abbiamo deciso di manifestare con il Comitato delle Donne di Cornigliano, parte della Rete Genovese, la nostra preoccupazione e la nostra volontà di non voler fare passare sotto silenzio questa tragedia, in parte preannunciata.
Diciamo preannunciata perché: il camion che ha travolto i due pedoni, non poteva transitare in via Cornigliano in virtù di una delibera che ne vieta il transito dalle 9 alle 17, ma come noto nessuna vigilanza della polizia municipale è preposta, da tempo, a presidiare la zona;
gli attraversamenti sono, salvo uno, tutti a raso e pertanto si pongono in continuità con la parte stradale destinata ai veicoli. Il camionista non ha fatto caso, nel ripartire, che i due pedoni stavano iniziando l’attraversamento (quindi ormai fuori dal marciapiede) e li ha travolti. L’accertamento della sua presunta responsabilità non è compito nostro ma speriamo si faccia chiarezza al più presto.
Dalla vicenda “Ponte Morandi” il divieto viene regolarmente violato partendo proprio dai camion che sgombravano dalle macerie la zona interessata dal disastro, per poi diventare regola, dimenticando che quella delibera era stata adottata per liberare via Cornigliano dai mezzi pesanti in quanto concausa, con le acciaierie di Riva, dell’inquinamento da polveri ecc.
Troppe “deroghe” sembrano concesse da Tursi per “lavori di somma urgenza” che invece sono ben pianificati e per la reiterata assenza di agenti di polizia municipale impegnati a “garantire la sicurezza dei cittadini” dimostrata anche dai diversi incidenti accaduti già subito dopo l’inaugurazione della nuova strada (vedi, ad esempio, la mancata segnalazione della rotatoria).
Bisogna considerare che la continuità e/o intersezione tra marciapiedi, piste ciclabili e corsie destinate ai veicoli, in alcuni punti della strada creano davvero un pericolo non da poco soprattutto per le persone più fragili quali diversamente abili, anziani e bambini. Si sta avvicinando l’estate ed ovviamente si sta di più all’aria aperta.
Resta poi il “rebus” della strada interna Guido Rossa che doveva essere destinata al traffico pesante ed a quello verso ponente, lasciando così via Cornigliano (a tre corsie in tutti i suoi punti) al solo trasporto pubblico ed al traffico del quartiere, da e per il ponente.
Ebbene è ora che il Sindaco e il Dirigente preposto alla mobilità urbana, comincino a dare risposte adeguate alle presunte deroghe concesse (spiegandone oggettivamente il perché), alla mancata vigilanza della polizia municipale a presidio della sicurezza della circolazione dei pedoni, alla modifica della continuità e/o intersezione tra marciapiedi, piste ciclabili e corsie destinate ai veicoli, alla mancata destinazione di via Guido Rossa al traffico pesante ed a quello da e verso ponente in modo che, come da progetto originario, in via Cornigliano sia consentito il solo trasporto pubblico ed il traffico del quartiere, da e per il ponente”.