Esperienza unica

Il Nostro Atelier, il laboratorio che libera corpi e creatività ‘colora’ l’Istituto Comprensivo di Teglia fotogallery

L'attività è stata coordinata dalla docente e arteterapeuta Elisa Pezzola. La dirigente Tramelli: "E' la prova che a scuola si è coi i corpi e con il desiderio di creare una collettività e una socialità condivisa"

Genova. Un’aula completamente rivestita di fogli bianchi colorata liberamente da tutti gli studenti della scuola, dal più piccolo al più grande, dalla prima classe della scuola dell’infanzia all’ultima della secondaria di primo grado, che si sono alternate una di seguita all’altra per dare sfogo alla propria creatività collettiva. Questo è in sintesi il progetto ‘Il Nostro Atelier” realizzato all’interno dell’Istituto Comprensivo di Teglia grazie al lavoro di squadra tra dirigenza scolastica e un team di docenti coordinati da un’arteterapeuta.

“Abbiamo completamente rifasciato una aula della scuola con fogli bianchi, pareti e pavimento – spiega Elisa Pezzolla, docente e arteterapeuta, ideatrice del progetto e che, insieme ai docenti Ludovica Bavastro e Dario Pittaluga ha condotto le attività dell’atelier – a turno le classi entravano in questo spazio dove potevano lasciare libera la propria creatività, guidati dalle nostre istruzioni, dalle musica e dalla condivisione iniziale della parola. Gli insegnanti rimanevano fuori, consentendo quindi un gestione senza filtri all’attività proposta e garantendo uno spazio/tempo il più possibile libero dal giudizio”.

Dopo l’accoglienza in questo inconsueto spazio, iniziava il momento del corpo e dell’arte: ogni ragazzo ha potuto colorare e colorarsi, anche a vicenda, entrando in relazioni con i propri pari e con il segno lasciato da chi era passato prima: “Uno degli aspetti fondamentali di questo lavoro è proprio la gestione della relazione con gli altri, sia nel momento creativo, sia nel momento di approccio ai disegni e ai contributi lasciati dagli altri studenti”.

Il nostro atelier IC Teglia

Un progetto nato dopo due anni di sperimentazione con il polo Res dell’IC di Teglia: “E’ stata un’esperienza molto profonda, per cui abbiamo deciso di ‘restituirla’ alla scuola creando queste sessioni di creatività collettiva – spiega Pezzolla – Una creativa espressiva che si esplicita nel sapere sentire l’altro e rispettare l’altro. In questo modo, ognuno di noi, può sperimentarsi e liberarsi ma per farlo veramente deve essere in connessione profonda con gli altri“.

Un esperimento che ha coinvolto tutti gli oltre 500 studenti dell’istituto, e realizzato grazie ad un lavoro di squadra portato avanti da tutta la scuola: “I docenti hanno costruito questo laboratorio durante il loro tempo libero – racconta la dirigente scolastica Maria Elena Tramelli – segno che la scuola può essere propulsiva quando i docenti sono convinti del significato e dell’importanza del loro lavoro e di certe esperienze. Un significato aggiunto è che questo progetto ha trovato l’entusiasmo e la partecipazione corale di tutto il personale scolastico. Ed è questo il significato del nostro modo di fare scuola vale a dire quello di volere essere propositivi con i docenti e con tutto il territorio, perché nessuno fa nulla da solo“.

Quali sono state le reazioni degli studenti? “I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo, abbiamo una ampia e approfondita documentazione di questo laboratorio che testimonia i valori di questa esperienza – spiega Tramelli – Hanno partecipato dimostrando di volere lasciare dei segni insieme. E il fatto che questo progetto si sia sviluppato all’interno di una scuola è importante, perché la scuola non è un luogo qualsiasi, non è una piazza o una strada. Questo è la prova che a scuola si è coi i corpi e con il desiderio di creare una collettività e una socialità condivisa e quindi l’inclusione è una circolarità di intenti”

Un progetto replicabile? “Assolutamente si, è un progetto che prevede un presidio costante da parte di docenti esperti e competenti. In compenso, non prevede un costo alto dal punto di vista dei materiali. Credo che con le dovute attenzioni e cure sia un progetto replicabile e che noi per primi vorremmo riproporre l’anno prossimo”.

Terminate le sessioni di questo progetto, l’aula è stata disallestita, senza però ‘perdere’ i risultati di questo lavoro: “I fogli colorati sono stati tutti conservati – conclude Elisa Pezzolla – e ogni classe riceverà una parte di questo materiale per poterlo utilizzare in altri modi e in altre attività, come ad esempio fasciare liberi e quaderni, portandosi ‘a casa’ un pezzo di questo grande percorso collettivo”.

leggi anche
Generico maggio 2023
Solidarietà
“Non abbiate paura, vi aspettiamo a Genova”, gli studenti di Teglia dedicano un video ai bimbi dell’Emilia

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.