Sei minuti

Genoa-Ascoli: un audiodocumentario riassume le emozioni dello stadio durante la partita

L'idea è di Giacomo Bagni, esperto di podcast e di audio, oltre che tifoso genoano

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Genova. Un audiodocumentario sulla partita Genoa-Ascoli, che ha sancito la promozione dei rossoblù in Serie A, è stato realizzato e diffuso su Soundcloud da Giacomo Bagni, giovane genovese che di audio se ne intende, visto che recensisce Podcast per Orecchiabile, newsletter specializzata sul tema e su un paio di testate musicali tanto da iniziare anche a produrli.

Sei minuti in cui si passa dall’esultanza alle maledizioni per il rigore sbagliato da Coda e per la rete di Marsura, sino al boato per il gol del Modena e la liberazione finale.

“L’idea di registrare l’audio dello stadio viene dalla mia esperienza personale − racconta a genova24.it − ho vissuto e lavorato per nove anni a Berlino, soffrendo per la lontananza da Genova, dalla sua luce e dai colori che il mare prende al tramonto. Ogni volta che mi trovavo in città per vacanze o rapide visite, cercavo di metterci dentro una visita allo stadio. Quando sono all’estero sono un tifoso a corrente alternata, ma quando sono a Genova non riesco a stare lontano da Marassi. Il ruggito della Nord, le urla piene di cocina dei tifosi e il familiare chiacchiericcio di mio padre e mio zio, le due voci che si sentono nel pezzo, sono un’attrazione irresistibile”.

Un’attrazione tale che Bagni quel giorno ha scelto lo stadio invece di un corso di produzione audio che segue ormai da mesi con una producer inglese che ha collaborazioni anche con la Bbc: “Ho pensato che mi sarei pentito di non esserci se la giornata fosse finita come si sperava. Forse perché mi sentivo un po’ in colpa, ho deciso di portarmi dietro il mio fidato registratore tascablile e di documentare quanto sarebbe successo. Mi sono piazzato nei distinti, cercando di stare il più equidistante possibile dalle due gradinate, e ho iniziato a registare, senza sapere bene cosa avrei fatto di quelle tre ore di registrazioni una volta tornato a casa”.

La potenza dell’audio emerge durante l’ascolto: “Penso che il formato audio abbia poteri speciali, stimolando con voci e suoni la nostra immaginazione. Se prodotto con amore, un audiodocumentario ha il potere di portare chi lo ascolta in un luogo altro. È al contempo un mezzo per fissare una memoria e per crearne una nuova per chi non c’era, come, ad esempio, i miei amici genoani che vivono all’estero”.

Una volta a casa, Bagni si è messo a selezionare i pezzi, cercando di isolare i momenti salienti della partita: “Usandoli per cercare di raccontare l’ottovolante emotivo a cui un tifoso, e in particolare un tifoso del Genoa, si sottopone volontariamente ogni volta che entra allo stadio. Non c’è volutamente nessuna narrazione. È una scelta conscia che esclude forse dal novero dei potenziali ascoltatori tutti coloro che non sono tifosi del Genoa, ma questo non è un lavoro per loro. È registrato, montato e pensato per il popolo rossoblù. Un ricordo da tenersi vicino alle orecchie per continuare a festeggiare ancora un po’. Un pezzo di Marassi per tutti coloro che avrebbero potuto esserci e non hanno potuto. Una madeleine da riassaggiare negli anni per tornare alla felicità di sabato”.

Qui il collegamento all’audiodocumentario.

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