Day after

Eurovision 2023, scoperto nel savonese il talento di Alessandra Mele: “Sempre saputo che sarebbe andata lontano con la sua voce”

A parlare la sua vocal coach Debora Tamagnini ma anche Simone Rudino del contest valbormidese che l'aveva vista vincere a 12 anni

Eurovision 2023: l'esibizione di Alessandra Mele

Pietra Ligure/Norvegia. “E’ stata un’emozione enorme vedere Alessandra cantare sul palco dell’Eurovision 2023. Mi ricordo quando cinque anni fa è stata la mia allieva, un’allieva con delle doti canone già ben evidenti“.

A raccontarlo nel day after della grande performance è Debora Tamagnini, vocal coach di Alessandra Mele alla scuola “Nati Da un Sogno” di Savona, dove la giovane artista nata a Pietra Ligure e cresciuta a Cisano sul Neva ha studiato canto.

La scalata al successo è stata rapida, Alessandra è passata al turno e sabato 13 maggio gareggerà per la finale dell’Eurovision 2023. “Appena l’ho sentita cantare la prima volta ho capito che sarebbe andata lontano con la sua voce – ci svela Tamagnini -. Il suo è un grande talento che si è sviluppato con una velocità impressionante. Sono veramente felice che sia arrivata fino a questo importantissimo contest musicale”.

Ad aver riconosciuto subito il grande talento della cantante savonese da parte di padre e norvegese da parte di madre anche Simone Rudino, ideatore di VB Factor, contest musicale valbormidese a cui Alessandra aveva partecipato e vinto a 12 anni, alla quinta edizione.

“Quando si è esibita a VB Factor ho realizzato subito che mi sono trovato di fronte a un talento con la T maiuscola, ma non mi sarei mai aspettato un exploit del genere. A soli vent’anni Alessandra è riuscita a raggiungere l’Eurovision, uno dei contest musicali più ambiti al mondo – afferma Rudino -. Sono veramente contento dell’esibizione di ieri perchè Alessandra è riuscita a gestire in modo stratosferico la gara nonostante sia stata la prima a cantare. Deve essere stata emozionatissima” aggiunge l’ideatore di VB Factor.

Il contest valbormidese ieri sera è stato anche menzionato sugli schermi dell’Eurovision: “Mi sono commosso a vedere la nostra realtà comparire in televisione, in un contest così noto” confessa ancora Simone Rudino. Ma dello stesso concorso savonese nato nel 2010 a Pallare, l’ideatore ci svela: “Poco prima del Covid avevamo lanciato l’annuncio per l’edizione che purtroppo non si è potuta tenere a causa dello scoppio della pandemia. La sorpresa, vista oggi, è che la giovane Alessandra si era candidata di nuovo. Poi è seguito il trasferimento a Oslo e Alessandra ha spiccato il grande salto di qualità. Ora non ci resta che tifare per lei anche sabato, invitando tutti a sostenerla con il televoto”.

Ritornando alla serata di ieri sera, la canzone che la giovane Mele ha portato all’Eurovision è “Queen of the Kings”, che porta con sè un grande messaggio a cui la cantante italo-norvegese tiene molto: quello di essere perfetti nell’imperfezione, come la regina di cui parla il brano. Alessandra si sentirà, come tutti, dei difetti ma la sua vocal coach savonese esprime: “Alessandra è una delle persone più coraggiose che conosca, non la spaventa nulla, so che avrà davanti anni meravigliosi”.

A passare il turno oltre la Norvegia, la Croazia, la Finlandia, la Svizzera, l’Israele, Moldavia, Portogallo, Svezia, Serbia e Repubblica Ceca. L’esibizione di Marco Mengoni, che rappresenterà l’Italia, sarà invece sabato prossimo. Quest’anno così all’Eurovision abbiamo due artisti per cui tifare, che portano fieri il loro talento italiano nel mondo.

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