Genova. Il Partito Democratico a Genova si schiera contro la “soluzione” che vede il sindaco di Genova Marco Bucci come garante per ovviare al mancato accordo tra Superba e Carmagnani nell’ambito del piano di dislocamento dei depositi chimici a Multedo. Intanto il municipio Centro Ovest annuncia per il 12 maggio un consiglio comunale straordinario davanti a palazzo San Giorgio.
“L’accordo fra Superba e Carmagnani, che dalla Regione stessa era stato indicato come presupposto necessario ma non c’è – dicono dal Pd – questa dovrebbe essere la notizia e da questo dato di realtà si dovrebbe partire per discutere del futuro collocamento dei depositi, valutando ipotesi alternative”.
La possibilità di avere il sindaco garante è stata proposta dall’avvocatura della Regione. “Una soluzione tanto originale quanto preoccupante – prosegue la nota – dopo il sindaco commissario, Genova avrà il sindaco garante. Sarà infatti Bucci a surrogare temporaneamente Carmagnani, facendosi garante di un accordo che, ad oggi, non esiste”.
“Ancora una volta si mostrano gli enormi limiti di questo progetto di ricollocazione, che fin dall’inizio ha presentato significativi elementi di problematicità, sistematicamente ignorati da chi ha stabilito, a priori e senza confronto con la città, che i depositi dovranno essere spostati a Ponte Somalia”, commentano il Pd Genova e in municipio Centro Ovest.
“Questa decisione della Regione, oltre a rappresentare un ulteriore elemento di illegittimità nel processo, apre anche al rischio, nel caso in cui l’accordo non fosse effettivamente raggiunto, di un contenzioso fra le due aziende che potrebbe sfociare nella paradossale situazione in cui una parte dei depositi rimarrà, nonostante tutto, a Multedo. Una soluzione forzata che rischia di diventare un vero e proprio disastro”, l’ipotesi dei Dem.
Che proseguono: “Appare eloquente poi la motivazione fornita dall’avvocatura della Regione nel proporre Bucci in questo ruolo. Tale anomalia viene infatti giustificata in nome del pubblico interesse, rendendo così esplicito ciò che da tempo è evidente: le istanze e le legittime preoccupazioni degli abitanti di Sampierdarena non sono considerate interesse pubblico da chi amministra la città riducendo il quartiere, ogni giorno di più, a mero luogo di servitù”.
Il Partito Democratico di Genova, con i gruppi del PD in Consiglio Comunale e in Consiglio Municipale Centro Ovest, resta “fermamente convinto dell’inadeguatezza della localizzazione di Ponte Somalia per l’inserimento dei depositi chimici e per questo invita la popolazione a partecipare al consiglio straordinario del municipio Centro Ovest convocato il 12 maggio di fronte a Palazzo San Giorgio e ha attivato una raccolta fondi per supportare le spese legali sostenute dal territorio per il ricorso al TAR”.