Genova. Continua a il suo percorso il progetto di dislocamento dei depositi chimici oggi presenti a Multedo presso ponte Somalia, nel cuore del porto di Sampierdarena. Dopo le richieste di integrazioni e le relative risposte fornite dal proponente, scattano da oggi i 30 giorni previsti dalla normativa per presentare osservazioni al progetto, in attesa che venga deciso il suo passaggio eventuale alla valutazione di impatto ambientale.
Sul sito di Regione Liguria sono stati depositati tutti i documenti che in questi mesi sono andati a costituire il complicato mosaico del progetto presentato da Superba spa: dai disegni alle richieste di integrazioni degli uffici regionali e le relative risposte.
Sono ancora diversi i nodi da sciogliere, tra cui spicca il mancato accordo scritto, la famosa delega, tra Carmagnani e Superba, che il proponente del progetto ha posticipato: “La tipologia di partecipazione da parte della Società Attilio Carmagnani sarà definita in una fase successiva”.
Il termine ultimo per le osservazioni è il prossimo 3 giugno: terminata questa fase gli uffici regionali dovranno decidere – ed è questo l’obiettivo della fase di screening attuale – se il progetto dovrà passare all’esame dell’impatto ambientale o, altrimenti, essere subito approvato, come peraltro richiesto dalla stessa Superba visto che, secondo l’azienda, non ci sarebbero dei cambiamenti sostanziali nel nuovo impianto e anche i volumi trattati potrebbero essere in linea con gli impianti esistenti.
Nel frattempo, però, mentre le autorità cittadine celebrano l’inizio simbolico dei lavori della nuova diga, nonostante non esista ancora un progetto esecutivo e ci sia un ricorso al tar ancora da ‘sciogliere’, Autorità di Sistema portuale ha iniziato a lavorare sulla bozza del prossimo piano regolatore portuale. E forse, prendere tempo, potrebbe essere una buona soluzione per tutti.