Commercio

Dehors, il Comune di Genova renderà la gratuità permanente ma l’opposizione: “Mancano le linee guida”

A Genova sono state circa 1800 le concessioni per dehors attribuite durante la fase della pandemia. In futuro chi vorrà l'esenzione dal canone dovrà rispettare determinati parametri estetici, logistici e di sicurezza

Super green pass anche all'aperto: i dehors dei bar restano deserti

Genova. E’ stata approvata con l’astensione della minoranza, e non senza polemiche, la delibera di giunta che prevede l’esenzione dal pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico per i dehors dei locali genovesi.

La delibera prevede che i bar e ristoranti che seguiranno le linee guide decise dall’amministrazione potranno continuare a installare gratuitamente gli spazi esterni (come iniziato a fare in periodo Covid) ma, denuncia l’opposizione, le linee guide a oggi non esistono.

Per questo la minoranza ha chiesto (e non ottenuto) una sospensiva mettendo in dubbio la legittimità stessa della delibera.

L’esenzione per i dehors è stata introdotta nel Regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale unico, che ha assorbito i canoni per l’occupazione di suolo pubblico e per la pubblicità.

Il Pd ha parlato di “ricatto morale”, perché la giunta ha spiegato che la norma doveva essere approvata entro oggi e ha sottolineato come i dehors in certi quartieri hanno finito per rendere private aree pubbliche. Vince Genova, di contro, ha sostenuto che “i dehors hanno migliorato la città”.

A Genova sono state circa 1800 le concessioni per dehors attribuite durante la fase della pandemia. Paola Bordilli, assessore comunale al Commercio, ha assicurato che le linee guida “arriveranno presto e saranno chiare e condivise”.

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