Genova. Prosegue senza soluzione di continuità la saga dei cinghiali urbani, divenuti in questi anni sempre più incontenibili e temerari, tanto da spingersi a cercare cibo e sostentamento in ogni territorio possibile anche, e a volte soprattutto, tra le attività e i luoghi frequentati da umani. Grandi o piccoli che siano.
A farne le spese, come sempre, i quartieri più prossimi ai boschi che circondano la nostra città. Uno di questi è Sant’Eusebio, piccolo ‘paese’ incastonato sulle alture di Molassana, tra boschi, monti e ruscelli. E proprio ieri sera, per la seconda volta nel giro di pochi giorni, gli ungulati affamati sono riusciti a penetrare nei giardini dell’asilo nido Cantegua, che ha sede nel plesso della scuola Andersen di via Mogadiscio.
Un raid particolarmente ‘fastidioso’ che sta creando molti disagi: i cinghiali, nottetempo, sono riuscite ad entrare nel giardino dell’asilo sfondando poi un cancello interno chiuso da una staffa di metallo, per poi darsi alla pazza gioia tra i giochi e le strutture esterne del nido. Risultato? Terreni rivoltati e escrementi praticamente ovunque.
Una situazione che ha spinto il personale scolastico ad azzerare le attività esterne di alcune classi in attesa di un intervento di pulizia e igienizzazione, visto il perdurare dell’emergenza peste suina. E così, ancora una volta si crea la situazione paradossale per cui per andare nei boschi bisogna seguire regole ferree, per poi incontrare intere famiglie di cinghiali sul marciapiede di casa, nei giardini e perfino negli asili.