Genova. Una settimana dopo i primi appelli la musica – si fa per dire – non è cambiata. Nella zona di Brin, a Certosa, dove sono partiti i lavori di demolizione del tronchino della metropolitana in vista del prolungamento della linea Amt fino a Canepari, il rumore delle lavorazioni resta insopportabile per i residenti e per studenti e personale della vicina scuola Ariosto. Non solo, nonostante l’attivazione dei cannoni spara-acqua le polveri – denunciano i cittadini, raccogliendo video e testimonianze della realtà dei fatti – sono ancora troppo presenti.
Una situazione “insostenibile” dice il presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo che con una nota ufficiale dell’amministrazione ha espresso, oggi, “una forte preoccupazione, tali lavorazioni producono un notevole impatto in termini di inquinamento acustico e di emissioni di polveri derivanti dal cantiere”, sottolinea.
“Nel condividere il disagio espresso dai residenti e dai genitori della Scuola Ariosto, preoccupati che i loro bambini sono sottoposti per molte ore a notevoli rumori, abbiamo chiesto al Comune di Genova un urgente verifica tecnica per trovare il modo di mitigare al massimo i disagi sopraccitati, pur consapevoli della difficoltà del processo di demolizione”, aggiunge Romeo.
Il municipio spera che possano arrivare al più presto soluzioni concrete visto che la demolizion del tronchino non sarà questione di un paio di giorni. “I lavori dovrebbero proseguire fino a fine giugno, e questo ci preoccupa”, spiega ancora il presidente.
“Confidiamo in una tempestiva risposta e auspichiamo in una modifica o applicazione di maggiori misure contenitive, al fine di evitare ogni disagio, sia nei confronti di una comunità già fortemente interessata da numerosi cantieri che nei confronti dei lavoratori”, conclude Federico Romeo.
Nei giorni scorsi a Certosa era stato chiesto un più attento monitoraggio da parte di Arpal e dei tecnici del Comune. Il 29 maggio è prevista una commissione municipale sul tema alla presenza dell’assessore alla Mobilità Matteo Campora e degli uffici.
La demolizione della soletta in calcestruzzo della metropolitana viene effettuata con escavatore munito di martellone idraulico posizionato sopra lo stesso tronchino. In queste prime fasi non è stato possibile adottare modalità di demolizione alternative – hanno spiegato nei giorni scorsi i tecnici del Comune – quali l’utilizzo di pinza idraulica, a causa della elevata consistenza del calcestruzzo rilevata. Con la prosecuzione delle attività l’impresa si riserva di valutare, compatibilmente con le caratteristiche delle strutture da demolire che verranno effettivamente riscontrate, eventuali modalità operative che comportino emissioni rumorose più contenute, per esempio l’uso di pinza al posto di martellone.
La ditta incaricata ha provveduto ad applicare barriere fonoassorbenti alla testa dell’escavatore ma a quanto pare non sono risultate del tutto efficaci. Così come non basta, a chi vive e lavora attorno a Brin, il compromesso di alternare lavorazioni rumorose e non.