Genova. La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 30 imputati per il crack di Qui!Group, il colosso dei buoni pasto fallita nel 2018. Tra le persone chiamate a processo ci sono ovviamente il fondatore della società, Gregorio Fogliani, i due ex soci, Luigi Ferretto e Rodolfo Chiriaco, e i famigliari di Fogliani, la moglie Luciana Calabria e le figlie Chiara e Serena.
Il patron di Qui!Group era stato arrestato nel luglio 2019. Le indagini erano partite dal fallimento della società, l’anno precedente, quando il passivo daveva raggiunto i 600 milioni di euro.
Tra i creditori c’erano i dipendenti ma soprattutto migliaia di locali, ristoranti, bar e supermercati che avevano erogato cibo e prodotti con i buoni pasto. Fogliani aveva anche ottenuto un appalto della Consip per fornire i ticket ai dipendenti pubblici.
Dopo Qui!Group erano via via fallite anche le altre società collegate, come Pasticceria Svizzera e il bar Moody. Complessivamente erano rimaste a casa, tra dipendenti e collaboratori, 445 lavoratori di cui 365 a Genova. Per alcuni era stata possibile la riassunzione, per esempio nel caso del bar Moody’s, per altri 200 circa è stato messo in atto, con sindacati e istituzioni, un difficile piano di ricollocamento che ha trovato lavoro per circa 150 persone.
I reati contestati a Fogliani e agli altri 29 già indagati sono bancarotta fraudolenta, riciclaggio, truffa aggravata e autoriciclaggio.
Oltre a Fogliani la procura sostiene il coinvolgimento della moglie dell’imprenditore, Luciana Calabria, per un periodo amministratrice unica di Azzurra 95, considerata la cassaforte del gruppo, delle le figlie Chiara e Serena Fogliani, di Luigi Ferretto, amministratore delegato di Qui!Group, e di suo figlio Andrea.
Secondo l’accusa la famiglia avrebbe, tra le altre cose, sottratto alla società soldi per spese personali, come una maxi villa in Versilia e il matrimonio da favola di una delle figlie nonché per alimentare le casse di Azzurra 95.
Quello relativo al crack di Qui!Group, quando si aprirà, sarà un altro maxi processo con migliaia di parti offese, ospitato dal tribunale di Genova dove già si sta svolgendo il procedimente “monstre” legato al crollo del ponte Morandi e dove presto si aprirà anche il “Morandi bis”, per cui sono attese le richieste di rinvio a giudizio.