Tutto bene

Brignole, rimossa la bomba al fosforo della Seconda Guerra Mondiale: treni regolari

E' stata ritrovata ieri nel cantiere del Nodo Ferroviario: nella notte l'intervento dell'esercito. L'ordigno portato in cava a Pegli, ma ancora non è stato distrutto

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Genova. E’ stato rimosso questa notte dagli artificieri dell’esercito l’ordigno bellico ritrovato nel pomeriggio di ieri nel sedime ferroviario di Brignole durante i lavori di scavo del Nodo Ferroviario. Le operazioni si sono svolte senza intoppi e una volta portato via, la circolazione dei treni è tornata regolare come la viabilità urbana e quella dei mezzi pubblici, metropolitana compresa.

La bomba è stata portata questa notte nella cava di Pegli ma ancora non è stata distrutta: la normativa di sicurezza infatti vieta che queste operazioni possano essere svolte di notte anche per non creare allarme nella popolazione. Stamani il 32° reggimento guastatori di Fossano definirà il piano di sicurezza per l’intervento e l’ordigno potrebbe essere fatto esplodere già oggi oppure domani.

Si trattava di una bomba al fosforo di fabbricazione inglese sganciata in uno dei tanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale sulla città, diretto in particolare a danneggiare la linea ferroviaria. L’involucro del proiettile, ritrovato a circa un metro di profondità, è risultato danneggiato e a contatto con l’aria ha liberato del fosforo, con una minima fuoriuscita di materiale: questo lo ha reso a rischio di esplosione, facendo scattare la massima allerta. A scoprire l’ordigno era stata la ditta Drafinsub, incaricata della bonifica dell’area, mentre il primo intervento di messa in sicurezza che ieri ha consentito poi di far riprendere almeno la circolazione stradale è stato operato dagli artificieri della polizia di Stato. Trattandosi però di un ordigno bellico, la competenza per la rimozione è dell’esercito.

Ieri la preoccupazione, oltre che per un ordigno potenzialmente molto pericoloso, è stata anche per i tempi: se come era stato comunicato in un primo momento gli artificieri dell’esercito fossero arrivati solo oggi alle 12 sarebbe stato un disastro per il traffico ferroviario, ma l’intervento diretto pare dello stesso ministro Crosetto ha velocizzato di molto i tempi.

Secondo gli esperti della Drafinsub , però, non è escluso che ci possano essere altri ordigni nella stessa zona. Questa bomba è emersa durante le operazioni di bonifica bellica prevista dai lavori per il Nodo Ferroviario e che di norma viene effettuata in siti che in passato sono stati toccati dai grandi bombardamenti del conflitto mondiali. I monitoraggi proseguiranno anche per i prossimi giorni.

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