Moral suasion

Allargamento del Parco di Portofino, Federparchi incalza: “Rispettare la volontà dei territori”

Federparchi insiste: "Si faccia il parco con chi vuole aderire oggi, senza preclusioni o subordini rispettando così la volontà di tutti e lasciando aperta ogni opzione futura"

Parco Portofino

Genova. In riferimento alla recente evoluzione del dibattito sull’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, ed in particolare alla richiesta di poterne fare parte rivolta al Ministero della Transizione Ecologica dai Comuni di Coreglia ligure e Zoagli, Federparchi riconferma e ribadisce il suo sostegno all’ipotesi di nascita di un parco comprendente 7 comuni, cioè quelli che già fanno parte del Parco regionale (Camogli, Portofino e S.Margherita ligure) ed i 4 (Chiavari, Coreglia ligure, Rapallo e Zoagli) che hanno negli scorsi mesi deliberato per l’adesione”.

Così la nota stampa del coordinamento ligure di Federparchi, che torna sulla annosa vicenda dell’allargamento dei confini del Parco nazionale di Portofino. “Una soluzione di questo tipo consentirebbe di rispettare integralmente la volontà dei territori – aggiunge – dando vita ad un’area protetta di dimensioni e caratteristiche sufficienti a garantire le minimali esigenze di gestibilità complessiva unitaria e comprensiva dell’Area Marina Protetta, estensibile ad altri territori vicini qualora nel futuro se ne verifichino le condizioni”.

“Per questo motivo Federparchi ritiene necessario che le Istituzioni tutte, Ministero, ISPRA, Regione Liguria, Comuni, si siedano quanto prima ad un tavolo di confronto e concertazione finalizzato ad individuare soluzioni politiche e tecniche condivise senza che debba essere ancora una volta la Magistratura a dettare vie d’uscita ad un dibattito che dura ormai da troppo tempo privando il territorio delle importanti opportunità di sviluppo collegate con le ingenti risorse che l’istituzione del Parco nazionale metterebbe a disposizione. Federparchi insiste: si faccia il parco con chi vuole aderire oggi, senza preclusioni o subordini rispettando così la volontà di tutti e lasciando aperta ogni opzione futura”.

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