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A Genova parte la raccolta delle arance “urbane”, diventeranno dolciumi nelle aule del Bergese

Al via nel Levante il progetto "Ar(r)anciamoci" lanciato dal Circolo Nuova Ecologia: in una sola mossa strade pulite, zero spreco, didattica e beneficenza

Generico maggio 2023

Genova. Dopo gli orti urbani arrivano gli “alberi da frutto urbani”. Con un lavoro di squadra che garantisce al tempo stesso la cura del verde cittadino, la pulizia delle strade, la lotta allo spreco alimentare, la didattica e le attività di volontariato. È partito in questi giorni nel Levante genovese il progetto Ar(r)anciamoci, un patto di collaborazione mirato alla raccolta e trasformazione delle arance amare prodotte dalle piante che crescono sul suolo pubblico cittadino.

Tutto è partito da una battaglia che il Circolo Nuova Ecologia ha portato avanti in questi mesi insieme al Movimento 5 Stelle in consiglio municipale. Questa la considerazione di base: “Il verde urbano è ricco di piante di arancio e, a tutt’oggi, i loro frutti cadono a terra andando completamente persi. L’utilizzazione delle arance urbane avrebbe riflessi positivi sul piano ambientale, sociale ed educativo, oltre che ridurre gli interventi di spazzatura necessari per assicurare la pulizia urbana”.

Così nasce l’idea di una collaborazione con l’istituto alberghiero Nino Bergese di Sestri Ponente, dove è attivo un corso di pasticceria che ha già fatto esperienza con le arance di Villa Sauli per le preparazioni didattiche di marmellate, gelatine e canditi. Dopo quattro mesi di trafila burocratica è stato sottoscritto un patto di collaborazione col Municipio Levante, un modello di gestione degli spazi pubblici che ha l’obiettivo di garantire la partecipazione concreta alla vita della comunità.

La prima raccolta è avvenuta la settimana scorsa a Quinto. I volontari del circolo si sono armati di asta telescopica e cestini, quindi hanno portato il raccolto alla professoressa Nadia Gherardi che userà le arance amare per le preparazioni dolciarie del suo corso. I prodotti così ottenuti, nel rispetto della normativa, saranno proposti ad associazioni di volontariato per la promozione delle loro attività sociali. Non solo le arance non cadranno più a terra, sporcando marciapiedi e mezzi in sosta, ma andranno in beneficenza anziché sprecate.

Generico maggio 2023
Alcune preparazioni a base di arancia realizzate dagli studenti del Bergese

“Oltretutto – commenta Massimiliano Lucente, consigliere municipale del Centro Est ma anche membro del Circolo Nuova Ecologia – promuoviamo alberi belli, profumati per la città di Genova, come gli aranci, di cui possiamo godere grazie al nostro invidiabile clima, al posto di striminziti alberi importanti da un po’ di tempo a questa parte, propri invece della nebbiosa Pianura Padana”. Un esempio vincente che potrebbe essere replicato in altre zone del territorio cittadino.

 

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