Di nuovo

A Genova è tornato il “caligo”, la nebbia di mare (un po’ fuori stagione) avvolge la città

Una densa coltre è risalita dal mare e ha avvolto molte località costiere della città e della riviera, creando un paesaggio surreale

A Genova è tornato il "caligo", la nebbia di mare (un po' fuori stagione) avvolge la città (foto Limet)

Genova. A Genova è tornato il caligo, nebbia di mare tipica in realtà del cambio di stagione tra inverno e primavera più che di maggio.

Una densa coltre è risalita dal mare e ha avvolto molte località costiere della città e della riviera, creando un paesaggio surreale. Quest’anno è già la seconda volta che accade.

Come si forma. L’acqua marina al contatto con l’aria mite in scorrimento sopra la superficie evapora e tende a condensare rapidamente formando piccolissime gocce di vapore. Se la temperatura dell’aria raggiunge il punto di rugiada si forma la nebbia, che viene sospinta sulle coste dalle brezze di mare.

Ma perché si chiama così? E, soprattutto, è maschile o femminile? A spiegarlo a Genova24 era stato, prima della scomparsa, Fiorenzo Toso, arenzanese, già professore ordinario di linguistica all’Università di Sassari: “È un termine tecnico marinaresco. La parola è di origine latina e colta, infatti riprende il nominativo, e risale alla tradizione nautica medievale“. Dal latino caligo, caliginis deriva infatti l’italiano caligine, non molto usato ai nostri tempi per la verità.

Ma si dice il caligo la caligo? “Dovrebbe essere di genere femminile in base alla sua etimologia (cālīgo), e così suona in italiano, ma comprensibilmente nella nostra lingua è passata al maschile, o caligo“, aveva chiarito il docente. Insomma, sono corretti sia il maschile sia il femminile.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.