Genova. Un ponte tra la Liguria e l’Emilia, non solo dal punto di vista finanziario ma anche culturale. È questo lo spirito della mostra Sinfonie d’Arte. Capolavori in dialogo tra Modena e Genova, curata da Anna Orlando e Lucia Peruzzi a Palazzo Doria Carcassi, allestita dalla Galleria Bper Banca insieme alla Fondazione Carige. L’esposizione sarà aperta gratuitamente al pubblico dal 21 aprile al 23 luglio 2023.
Si tratta un percorso espositivo di 32 opere dei massimi capolavori dal Cinquecento al Settecento della collezione Bper Banca appartenenti al nucleo genovese e al nucleo modenese: Gioacchino Assereto, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Guido Reni, Alessandro Tiarini e Antonio Maria Vassallo, tra gli altri.
“Per la prima volta abbiamo in contemporanea due mostre a Modena e a Genova, un dialogo che metterà in comunicazione capolavori delle due città – sottolinea Sabrina Bianchi, responsabile del patrimonio culturale e dell’archivio storico di Bper Banca –. È un impegno per la cultura che abbiamo dal 2017 e che vogliamo rinnovare. L’ingresso del nucleo ex Carige ha arricchito la nostra collezione: oggi abbiamo più di 10mila opere inventariate, tra queste oltre 2mila di altissimo valore storico-artistico”. Nella città emiliana prosegue fino al 2 luglio 2023 “Nelle stanze dell’arte. Dipinti svelati di antichi maestri”, a cura di Lucia Peruzzi.
“Il rapporto Genova-Modena-Bologna è molto interessante perché indica come la cultura emiliana sia stata amata anche dai collezionisti genovesi fin dall’inizio del Seicento – spiega la curatrice Lucia Peruzzi –. I dipinti sono relativi a tematiche molto affascinanti e suggestive, legate alla cultura barocca, per esempio vergini ed eroine in riferimento alla figura delle sante, ma anche figure legate alla letteratura antica e moderna. I gesti di seduzione riprendono poemi moderni come la Gerusalemme Liberata oppure l’Antico Testamento, ma sempre gesti che vedono protagonista la figura femminile, molto amata dai pittori del Seicento perché incarnava non solo la seduzione ma anche un significato di carattere moraleggiante”.
Una delle sale è dedicata alla musica: “Il conservatorio Niccolò Paganini di Genova ha prestato alcuni strumenti antichi – aggiunge Anna Orlando – . Gli oggetti che si vedono nei quadri, che hanno una funzione iconografica e aiutano a riconoscere le figure, compongono una parata al centro della sala. Il filo rosso è un racconto che si dipana tra le sale e il dialogo dei dipinti in una dimora antica: siamo all’interno del palazzo Doria Carcassi, un palazzo dalla storia plurisecolare, e i dipinti fanno sentire a casa il visitatore. In un ambiente elegante, parzialmente arredato, con stucchi rococò, ecco che i dipinti prendono vita come sono nati”.
“Fondazione Carige — dichiara il presidente Paolo Momigliano — è particolarmente lieta di annunziare la collaborazione con BPER Banca, attraverso l’organizzazione di una bellissima mostra, ospitata nel Palazzo Doria Carcassi, sede della Fondazione. Una grande occasione per ammirare dipinti di particolare bellezza ed importanza filtrati da ambienti culturali e sociali differenti e per ribadire l’importanza di un legame storicamente legato al territorio, che si rafforza grazie alla sensibilità di Bper Banca, nella comune volontà di intraprendere un percorso che si inserisce a pieno titolo e arricchisce il panorama dell’offerta culturale della nostra città”.
Come per altre esposizioni, il catalogo della mostra sarà disponibile in sede a fronte di un’offerta libera, tramite Pos, in favore della Fondazione Gaslininsieme dell’istituto Giannina Gaslini, realizzando una raccolta fondi benefica per supportare le numerose attività realizzate dall’Istituto. “Grazie da parte di tutta la grande famiglia Gaslini — dichiara Edoardo Garrone, presidente dell’istituto Giannina Gaslini e della Fondazione Gaslininsieme – che ha da subito colto la fondamentale mission del nostro ospedale pediatrico, mentre accogliamo con gratitudine il sostegno di Fondazione Carige, che ancora una volta ha dimostrato la sua vicinanza all’Istituto Gaslini, al suo personale e a tutte le famiglie che ogni anno si rivolgono a noi con fiducia”.
Il percorso espositivo si sviluppa nelle sei sale del piano nobile di Palazzo Doria Carcassi, oggi sede della Fondazione Carige, un elegante edificio di origine cinquecentesca, ampliato e rinnovato nel Seicento e nel Settecento. La mostra, dopo la prima sala dedicata ai capolavori emiliani di collezione genovese (“Emiliani a confronto”), invita il pubblico ad approfondire alcune tematiche che si snodano in cinque sezioni, all’interno delle quali le opere vengono legate tra loro da un fil rouge iconografico e analizzate altresì da un punto di vista critico: “Magie di luce”, “I colori della musica”, “Vergini ed eroine”, “Il fascino del quotidiano” e “Gesti di seduzione”.
Nella prima sala verranno esposti i maestri emiliani provenienti dal nucleo genovese e, in particolare, dalla storica raccolta Doria di Montaldeo, ossia “La predica del Battista” di Sisto Badalocchi, “La Veronica” di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, la “Morte di Dario” di Francesco Monti e un capolavoro di un grande maestro del Seicento, nato a Bologna e poi adottato dalla scuola milanese, ovvero il “Cristo deposto e la Maddalena” di Giulio Cesare Procaccini.
Le cinque sale successive, alcune delle quali decorate con straordinari stucchi settecenteschi in stile “barocchetto genovese”, vedranno sfilare invece maestri emiliani in trasferta da Modena: arriveranno, tra i nomi più celebri, Ludovico Carracci, Guido Reni, Guercino e Giuseppe Maria Crespi, accanto ai quali troveranno posto Bartolomeo Passerotti, Sisto Badalocchi, Lucio Massari, Alessandro Tiarini, Michele Desubleo, Paolo Emilio Besenzi, Lorenzo Pasinelli e Cristoforo Munari. Le opere di questi artisti verranno messe a confronto con dipinti genovesi: tra questi ricordiamo Giovanni Battista Paggi, Gioacchino Assereto, Luca Cambiaso e Giovanni Maria Bottalla, in un dialogo che metterà in luce una diversa cultura che si fa lingua, anzi vero e proprio “dialetto” pittorico, con una sua specifica identità.
A soggetti sacri si alternano quelli mitologici, alla “pittura della realtà” si accosta quella che sgorga dal fantasioso immaginario barocco; al Rococò si accosta il Classicismo, per offrire un panorama completo di una straordinaria stagione delle arti sia per la Liguria sia per l’Emilia.
ln occasione dell’esposizione, è stato realizzato un progetto educativo per le scuole, in collaborazione con Libri Progetti Educativi, per avvicinare e sensibilizzare le nuove generazioni all’arte. Il materiale per svolgere le attività in classe potrà essere richiesto dagli insegnanti tramite email direttamente a La Galleria. Inoltre, per le scuole che lo desiderano, è possibile visitare anche la mostra dopo aver preso contatto con l’Istituto.
La mostra è visitabile tutti i venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 18. Ingresso libero e gratuito. Visite guidate su prenotazione tramite il sito https://laqalleriabper.happyticket.it. Per informazioni: +39 059 2021598, lagaller.ia@hgenit.