Dialogo

Sestri Levante verso le elezioni, incontro con Pistacchi e il sindaco di Casale Monferrato

diego pistacchi

Sestri Levante. Questa mattina al Grande Albergo Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato e consigliere nazionale ANCI, ha incontrato a Sestri Levante il candidato sindaco del centrodestra Diego Pistacchi. È stata l’occasione per proporre a una sala dove erano presenti molti imprenditori locali e amministratori dei piccoli comuni dell’entroterra il modello di un ente che in Piemonte ha dato ottimi risultati, grazie alla collaborazione fra enti locali e realtà economiche del Monferrato.

“Da noi la Fondazione Aleramo è nata per creare occasioni di sviluppo del territorio supportando le imprese che vogliono nascere o semplicemente consolidarsi” Questa in sintesi l’ idea su cui si fonda l’ esperienza virtuosa, unica a livello italiano, portata avanti dal giovane sindaco di Casale Monferrato per valorizzare le pregiate colline di quel comprensorio. “Il modello proposto prevede la costituzione di un ente le cui figure apicali sono ricoperte a titolo gratuito da esponenti del mondo economico e delle professioni che, in sinergia con le categorie economiche, accompagnano gli imprenditori nel creare o far crescere le loro realtà creando nuovi posti di lavoro, il tutto con il supporto di adeguate agevolazioni fiscali da parte del Comune e di semplificazioni nei passaggi burocratici necessari. Fondazione Aleramo è quindi uno strumento che alleggerisce il compito dell’amministrazione, sgravandola anche dai costi strutturali, che vengono reinvestiti sotto forma di incentivi all’insediamento di nuove imprese con oltre 4 dipendenti, alle quali sono state azzerate le tasse comunali per i primi anni. Chi vuol fare impresa da noi si trova a casa”. Riboldi ha poi così concluso: “Per realizzare tutto questo la mia città, nonostante la discesa in campo di presunte componenti di centrodestra a me contrapposte, dopo 75 anni di egemonia della sinistra ha avuto la forza di voltare pagina. Trovo molte analogie fra la mia esperienza e quella che sta vivendo ora Diego Pistacchi con la sua candidatura. Ho ritrovato in lui concretezza, competenza non autoreferenziale, capacità di ascoltare e cogliere gli esempi positivi, in una parola lo stesso spirito che mi ha guidato per cambiare una città che sembrava immobile ed attaccata al passato”.

“Mentre fioccano le promesse elettorali tratte dai libri dei sogni, stiamo più concretamente cercando di imparare e importare i modelli che in tutti i settori hanno funzionato – spiega il candidato sindaco del centrodestra Diego Pistacchi -. Ringrazio Federico Riboldi per aver accettato di presentarci una prima sintesi degli eccellenti risultati ottenuti dalla Fondazione piemontese. Siamo d’accordo che torneremo a confrontarci per poter ristrutturare su queste basi l’ architettura istituzionale di Mediaterraneo, oggi oberata dai debiti fiscali creati dalla gestione Massucco e utilizzata solo per gestire parcheggi e qualche servizio”.

L’ incontro con Riboldi è stato anche l’ occasione per presentare i candidati della lista di Giorgia Meloni a sostegno di Diego Pistacchi. Per questo sono intervenuti l’onorevole Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, e Stefano Balleari, coordinatore provinciale.

A concludere è intervenuto anche il titolare della società “Analisi politica” di Milano che tra l’11 e il 14 aprile scorso ha elaborato un sondaggio su un campione di 500 residenti, pubblicato come previsto sul sito della Presidenza del Consiglio. L’esito della rilevazione ha dimostrato con ampio margine che dalle urne del 14 e 15 maggio i candidati che saranno chiamati a sfidarsi al ballottaggio saranno Marcello Massucco (43%) del centrosinistra e Diego Pistacchi (35%) del centrodestra. “Abbastanza sorprendente il rapporto di forza, circa tre a uno, fra Pistacchi e Solinas (11%), che inizialmente sembravano poter insistere sulla stessa area (in realtà non sembra essere così) conferma quanto già risultato da una precedente rilevazione, effettuata da questo istituto, alla fine di febbraio – sottolinea Arnaldo Ferrari Nasi -. Di particolare interesse, la composizione del voto a Francesco Solinas. Viene votato dalla maggioranza degli elettori del Terzo Polo, presumibilmente Azione, più presente in campagna; ed insieme ad essi da una quota non trascurabile (uno su cinque) di elettori 5 Stelle. Questo sembrerebbe suggerire che il voto di Solinas sia essenzialmente un “voto di sinistra non Pd”, integrato dal sostegno di Muzio”.

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