Genova. “La questione dei servizi 0-6 anni e dei tagli di cattedre e di classi nella scuola statale, in contemporanea alla chiusura delle scuole comunali per effetto dei processi di manutenzione rappresenta una vera e propria emergenza sociale su tutta Genova”. Così Gianni Pastorino, consigliere regionale e capogruppo di Linea Condivisa, dopo la commissione consiliare a Tursi per fare il punto sulla riqualificazione e la messa in sicurezza delle scuole dell’infanzia e nidi nel Comune. Saranno quasi 400 i bambini e le bambine costrette da settembre a cambiare istituto a causa dei lavori che avranno una durata di due anni.
“In Regione ho sollevato la questione con due interrogazioni sull’Istituto Comprensivo di Sestri Ponente e su quello di Sturla, due casi evidenti dove vengono tagliate classi a fronte di possibili iscrizioni di bambini e bambini che quindi resteranno fuori o dovranno rivolgersi a istituti privati. Una scelta limitante che può fare solo chi ha soldi o la possibilità di avere parenti che possono seguire i propri figli, gettando così nello sconforto e nel disagio chi non ha queste possibilità o chi preferirebbe un luogo collettivo di sviluppo per i propri figli”, prosegue Pastorino.
“Ieri la Giunta Bucci non è stata in grado di darci un cronoprogramma degli interventi, né alcuna informazione circa il mantenimento delle classi – dice il consigliere comunale e capogruppo della Lista RossoVerde, Filippo Bruzzone – Ho richiesto, insieme alla collega Francesca Ghio e con l’appoggio di tutti i gruppi di opposizione, una votazione del rinvio della Commissione al prossimo 3 maggio. La richiesta è stata bocciata dalla maggioranza. E così genitori e alunni continuano a non avere risposte chiare”.
“Il Governo continua a tagliare e Regione, Comune e la direzione generale scolastica scaricano i disagi sulle famiglie genovesi – concludono Pastorino e Bruzzone – La scuola pubblica continua ad essere penalizzata e a pagarne le conseguenze sono sempre e solo operatori, famiglie, bambine e bambini”.