Cedimento

Sampierdarena, crolla il soffitto nella classe di una scuola media nel centro civico Buranello fotogallery

La rabbia del presidente del municipio Colnaghi: "Abbiamo chiesto da tempo soldi per la ristrutturazione di questo istituto ma si sono preferiti altri quartieri"

Genova. I ragazzi della scuola media Barabino, succursale in via D’Aste, a Sampierdarena, devono “ringraziare” il 25 aprile. Se nessuno si è fatto male, nel crollo del controsoffitto e di parte della soletta di una delle classi del plesso, è perché la scuola, all’interno del centro civico Buranello, era chiusa per la festività.

“Fortunatamente non c’era nessuno”, dice il presidente del municipio Centro Ovest Michele Colnaghi (M5s) che, in un video pubblicato sui social, ha mostrato le immagini dello stato disastroso in cui versa, al momento, l’aula.

“Questa è una delle scuole per cui a più riprese abbiamo chiesto interventi di ristrutturazione – spiega, attaccando l’amministrazione comunale di centrodestra – anche con i fondi Pnrr, ma sono state fatte scelte diverse, su altri ambiti, in altri quartieri che evidentemente fanno parte di una Genova che per qualcuno è più importante di Sampierdarena, qui si preferisce dare 30 milioni a un privato per consentirgli di trasferire, vicino alle case, i suoi depositi chimici“.

Un’accusa a cui il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, in attesa di capire dagli uffici cosa sia accaduto, replica: “Ingeneroso da parte di Colnaghi – afferma – Sampierdarena in questo momento è la delegazione con più risorse investite in assoluto, circa 160 milioni tra vari progetti, non è vero che è considerata un quartiere di serie b”.

Cosa è successo? Nelle immagini mostrate dal presidente di municipio si vede chiaramente come a cedere sia stata una grossa porzione di controsoffitto, composto da assi di metallo, a causa della caduta di grossi calcinacci dalla sovrastante soletta, intaccata dalle infiltrazioni. A crollare anche una quantità non esigua di materiale isolante. Il crollo potrebbe essere avvenuto tra venerdì (la scuola era chiusa per sciopero) e questa mattina.

Stamani le squadre tecniche del municipio hanno rimosso i detriti “ma servono fondi e soldi al più presto per mettere in sicurezza questa classe e altre parti dell’istituto, se ci fossero stati i ragazzi non sappiamo cosa sarebbe potuto accadere”, conclude Colnaghi.

I lavori al tetto. Pochi mesi fa era stata aggiudicata la gara per i lavori di ristrutturazione del tetto del centro civico Buranello, per cui l’attuale giunta comunale aveva stanziato (nel 2021) 750mila euro. Due anni fa era stato approvato dalla giunta anche il progetto, per la II fase di lavori, di consolidamento e restauro conservativo Volta del Salone Barabino nell’IC Sampierdarena in piazza Monastero 6. Non erano in programma, però, interventi nelle aule della succursale della Barabino.

La nota della Rete degli studenti Medi. “La questione dell’edilizia scolastica nel Comune – dice Alessio Scovazzo, della Rete degli Studenti di Genova – è di fondamentale importanza e, spesso, non ottiene tutta l’attenzione che meriterebbe. Il caso di oggi riguarda una scuola media, ma la situazione nelle scuole superiori non è affatto migliore, e problemi di questo tipo sono purtroppo molto frequenti. Servono risposte concrete e servono subito. Non possiamo più aspettare mentre continuiamo a entrare in edifici fatiscenti che mettono a rischio la nostra sicurezza”. La situazione dell’edilizia è grave in tutto il Comune e anche su questo si concentra la condanna degli studenti e delle studentesse. “Sappiamo da tempo – aggiunge Eleonora Lintas, della Rete degli Studenti – che nella nostra Città la visione sull’edilizia scolastica è una visione miope e parziale. Non è più accettabile che l’amministrazione non si concentri sulle problematiche dovute alla vetustà e alla scarsa manutenzione degli istituti. Come si evince, infatti, dal meticoloso lavoro portato avanti dal centro studi di Genova che Osa, sono un terzo le scuole di Genova costruite più di un secolo fa. Su quegli istituti è necessaria una pronta azione di manutenzione e messa in sicurezza. Oggi il pericolo è stato scampato perché fortunatamente gli studenti e le studentesse non erano ancora in aula a quell’ora. Ma la domanda è: la fortuna sarà sempre dalla nostra?”.

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