Genova. Stimolati dalle vittorie di Napoli e Verona (conseguite prima dell’inizio della partita con l’Empoli), i ragazzi di Tufano sono entrati in campo, al ‘Tre Campanili” di Bogliasco, con una concentrazione che li ha portati ben presto a sbloccare il risultato (già al 3°), con una conclusione del bomber Daniele Montevago, pronto a girare alle spalle del portiere sloveno Lovro Stubljar l’assist, scaturito da uno scambio fra Telasco Segovia e Mateus Cecchini Muller.
Da lì, in avanti, in campo si è vista solo una squadra, capace di sviluppare, nel primo tempo, forse il miglior gioco che abbiamo avuto modo di vedere da inizio campionato ad oggi… Insomma per 45 minuti, si è vista una Sampdoria quasi ‘scherzare’ con gli avversari, con una assoluta padronanza del palleggio a metà campo, che ha peraltro spesso portato i blucerchiati alla conclusione.
Il nostro taccuino è pieno di annotazioni propositive (addirittura altre quattro per Montevago già prima del 10°, fra cui un goal annullato), finché al 19° è salito sul proscenio anche Mihailo Ivanović (a dire il vero era già stato, una decina di minuti prima, protagonista di un’azione di alta scuola), che ha raccolto un lungo lancio, si è liberato della marcatura di Marianucci ed con un tiro incrociato ha beffato Stubljar (2-0).
Hanno, a lungo, brillato anche le scarpe rosso arancione di Segovia, fluttuante fra centrocampo e punte ed autentica spina nel fianco dei toscani (al 28°, dopo uno slalom, ha impegnato Stubljar, mentre al 37° ha esagerato cercando la via della rete in semirovesciata).
Tanta sostanza, invece, da parte di Cecchini, che oltre a dirigere sapientemente il traffico (assieme al classico Nicolò Uberti, che ha sfiorato il goal al 18°), è stato un costante pericolo sui corner a favore, come ad esempio al 30°, quando su ponte di Arttu Lötjönen, è andato ad inzuccare sulla traversa.
Prima dell’intervallo, al 40°, Ivanović è andato vicino alla doppietta, con una bella girata aerea su cross di Diego Porcu, sempre pronto a spingere sulla fascia destra.
Al ritorno in campo, la musica è sembrata non cambiare, nonostante i tre cambi di mister Buscè, tanto è vero che al 47°, ancora Cecchini ha colpito un altro legno, incornando un perfetto corner di Uberti ed invece al 54° Elia Tantalocchi ha dovuto tirare fuori la super parata, su Lorenzo Ignacchiti, per evitare il goal toscano, che avrebbe potuto riaprire la partita, visto l’Empoli completamente diverso della ripresa.
Come il suo tecnico, tuttavia, la Samp è una squadra che si sa ‘adattare’, per cui a quel punto si è vista l’importanza delle marcature implacabili di Aquino e Lötjönen, completati da Samuli Miettinen, il cui piede mancino gli ha consentito anche qualche buona sortita, palla al piede, a dialogare con l’altrettanto completo Francesco Migliardi, il tutto con l’intenzione di abbassare i ritmi del match e con l’obiettivo di sfruttare qualche palla inattiva, come al 63°, quando è stato ancora poco fortunato Ivanović (su corner sempre di Uberti), il cui colpo di testa è stato deviato, a fil di palo, dalla schiena dell’ungherese Aron Dragoner.
A quasi metà della ripresa, Tufano ha mandato in campo gli altri due ‘titolari’ (Stefano Di Mario per Migliardi e Francesco Conti per Segovia), dando spazio a forze fresche, per contrastare la voglia di rimonta degli empolesi, che in ogni caso sono andati vicini al goal, al 68°, con Herculano Nabian, che ha cercato di sorprendere Tantalocchi sul primo palo ed al 70° col tandem di neo entrati, Simone Barsi ed Shalom Ekong, con Tantalocchi che ha impedito il goal all’oriundo svedese nigeriano.
Dopo un altro cambio doriano al 76° (Ardijan Chilafi per Ivanović), sui piedi di Ekong è capitata ancora una buona occasione, sprecata sul fondo, soprattutto grazie ad un’uscita a valanga del portiere blucerchiato, che ha indotto all’errore la punta empolese.
La Samp comunque non ha mollato di un centimetro e per calafatare meglio lo scafo difensivo, Tufano – all’85° – ha mandato dentro Lorenzo Peretti (al posto dell’affaticato Lötjönen), mettendolo in mezzo alla difesa e spostando Aquino a fare il braccetto di destra a tarpare le ali ad Ekong… Insomma è finita 2-0, con la Sampdoria a 38 punti, nona in classifica (a pari merito col Bologna) e con 7 lunghezze di vantaggio sulla zona play out, a sette giornate dalla fine…
La salvezza è, ora, a ‘tiro di schioppo’ ed i ragazzi di Tufano hanno posto le basi per bussare alla porta di Stanković…
Il tabellino:
Marcatori: al 3° Montevago, al 19° Ivanović.
Sampdoria (3-5-2): Tantalocchi; Lötjönen (85° Peretti), Aquino, Miettinen (67° Conti); Porcu, Uberti, Cecchini, Segovia, Migliardi (67° Di Mario); Ivanovic (76° Chilafi), Montevago.
In panchina: Ragher, Gentile, Savio, Straccio, Pozzato, Leonardi, Tozaj.
Empoli (4-3-3): Stubljar; Boli, Dragoner. Marianucci (46° Indragoli), Angori; Ignacchiti, Degli Innocenti (67° Zenelaj), Renzi; Seck (46° Ekong), Nabian, Fini (46° Barsi).
In panchina. Fantoni, Vertua, Magazzu, Alessio, Stassin, Kaczmarski, Bonassi, Tropea, Obeng
Terna arbitrale: D’Eusanio di Faenza, assistito da Pressato e Iacovacci di Latina.