Il caso

Quinto ma non solo, escalation di atti vandalici in alcuni parchi cittadini: “Serve un patto tra cittadini e istituzionI”

Viaggio tra le aree verde prese di mira dai vandali. Gambino: "Purtroppo più c'è manutenzione più ci sono cose da rompere ma non ci arrendiamo". Aster: "Lesi da un punto di vista professionale ed economico"

Generico aprile 2023

Genova. “Ormai non regge neppure più la teoria delle broken window, quella per cui degrado chiama degrado, perché ci troviamo di fronte a strutture pubbliche nuove di zecca o appena sistemate che vengono prese di mira e distrutte, senza apparente motivo o ragione, forse solo il sintomo di un sempre crescente disagio sociale”. Sergio Gambino, assessore alla Sicurezza del Comune di Genova prova ad analizzare il fenomeno degli atti vandalici che da tempo sembrano imperversare in diversi quartieri della città.

Il caso limite è quello dei giardini di piazzale Rusca, a Quinto, nel levante, oggetto di un profondo restyling progettato e ultimato da Aster nella primavera dell’anno scorso e costato 750 mila euro. Giuliano Sighieri, consigliere di amministrazione di Aster, e proprio non crede alla teoria dei “bambini che si divertono”, come qualcuno ha ipotizzato. “Qui parliamo di persone che hanno scardinato rastrelliere per biciclette in acciaio, che hanno danneggiato e spostato contenitori per i rifiuti, che hanno divelto le assi che compongono le panchine, probabilmente per farne dei bastoni, persone che hanno persino distrutto una delle panchine rosse contro il femminicidio, senza rispetto neppure per quel simbolo”.

L’elenco potrebbe continuare, perché c’è anche chi ha manomesso le telecamere di videosorveglianza, estirpato piantine messe a dimora nelle aiuole, realizzato graffiti con pennarelli e bombolette spray e praticato altri atti vandalici minori. Con il risultato di uno spazio verde rovinato e di denaro pubblico sprecato.

“A Quinto dobbiamo considerare danni per qualche decina di migliaia di euro – dice il ceo di Aster Antonello Guiducci – ma la cifra sale di ordine di grandezza se si tiene conto degli interventi di ripristino in seguito ad atti vandalici in tutta la città, a noi oggi preoccupa il reiterarsi dei fatti su asset pubblici, come manutentori ci sentiamo lesi da un punto di vista professionale, perché il nostro lavoro viene distrutto, ed economico, perché appunto andiamo a sprecare denaro pubblico che potremmo utilizzare per altro”.

Secondo Aster, e su questo Sighieri e Guiducci sono sulla stessa lunghezza d’onda, è necessaria anche una sorta di patto tra istituzioni e cittadini, uno sforzo comune di collaborazione per mettere fine al fenomeno sulla base dell’attenzione al bene comune. “Non chiediamo ai cittadini di fare la guardia – dice Sighieri – ma di segnalarci quello che possano constatare, di continuare a denunciare gli episodi e di aiutarci a instaurare un fenomeno virtuoso”.

Non solo Quinto. Gli atti vandalici nei parchi e nelle ville storiche in città avvengono in diversi quartieri, a macchia di leopardo, ma non ovunque. Alcuni “spot” sono più delicati di altri. “Quinto, piazzale Rusca, è sicuramente stato preso di mira – continua il consigliere di amministrazione di Aster – ma abbiamo avuto atti vandalici reiterati anche a villa Piaggio, a Castelletto, penso poi ai giardini Nilde Iotti a Sturla o a villa Rossi a Sestri Ponente, un’altra cosa di cui ci siamo resi conto è che spesso questi episodi si verificano nel weekend, tra venerdì e sabato”. In passato i vandali si sono scagliati anche sull’area giochi del parco della memoria, sotto a ponte San Giorgio.

“Non sappiamo se siano ragazzini, ubriachi, entrambe le cose – conclude l’assessore Gambino – quello che possiamo fare come amministrazione è continuare a insistere con la manutenzione, non arrenderci al degrado, anche se a volte può sembrare una battaglia persa non lo è soprattutto se sappiamo di avere dalla nostra parte la cittadinanza”.

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