Imperdibile

Ponte Monumentale, il 7 maggio visita al solidissimo ‘castello di carte’ che è un esempio di sotterraneo sospeso fotogallery

L'organizzazione è del Centro Studi Sotterranei. La visita guidata è un tuffo nella storia di Genova

Genova. Sembra di essere in un sotterraneo, ma si è sospesi a venti metri d’altezza. Una struttura che ha lo stesso principio di un castello di carte, ma che è proprio per questo solidissima.

Ancora tre possibilità per visitare il Ponte Monumentale con le guide del Centro Studi Sotterranei prima della chiusura di settembre a causa dei lavori di manutenzione. La più vicina è il 7 maggio.

Ci si cala attraverso un tombino in corso Podestà, si percorre un cunicolo tecnologico che ospita i sottoservizi come i cavi elettrici e di rete e poi si scende ancora in un pozzetto e, come in una macchina del tempo, si torna a inizio Novecento quando l’ingegnere Cesare Gamba (tra i fondatori del Cai, il Club Alpino Italiano) realizzò la struttura (l’inaugurazione nel 1895, ma fu completata anni dopo, secondo quanto riferito dal Centro Studi nel 1903) con un arco di 40 metri per 20. Un personaggio eclettico, Gamba, che progettò tanti ponti sulla linea Genova-Acqui Terme e per dimostrare ai numerosi detrattori che il Ponte Monumentale era solido, dormì sotto (o sopra, non è chiaro) la sua opera una volta tolta la chiave di volta.

In effetti la manutenzione non riguarda la parte strutturale, ma la cover in marmo che venne aggiunta dall’architetto Riccardo Haupt dopo l’inaugurazione per migliorarne l’estetica sul modello della Belle Epoque, con l’attuale immagine a tre volte: i ferri che servono da aggancio sono ormai arrugginiti. Proprio l’ispirazione parigina aveva indotto all’epoca all’abbattimento di Porta degli Archi o Porta di Santo Stefano (oggi conservata in via Banderali) per sostituirla con il Ponte.

Togliere, invece che aggiungere, è la filosofia che ha portato appunto Gamba a realizzare setti murari, archi e contrafforti per impedirne l’oscillazione, ulteriormente svuotati attraverso la costruzione di fornici, archi circolari e tutto intervallato da altri archetti. Il motivo? Sopra dovevano passare i cannoni a difesa della postazione del porto in fondo all’attuale via Corsica e meno peso ha la struttura, più carico può portare.

Funziona invece ancora benissimo il meccanismo di scolo dell’acqua: all’epoca non c’era l’asfalto, ma la terra battuta, quindi era previsto che l’acqua percolasse. Nonostante negli anni Novanta si fosse persa la memoria della manutenzione da parte del Comune, quando quegli ambienti sono stati riscoperti funzionava tutto alla perfezione. Gli esperti del Centro Studi la definiscono una perizia artigianale. La visita al Ponte Monumentale consente anche di vedere le Mura della sesta cinta fortificata della Città volute da Andrea Doria nel 1536. Le guide spiegheranno al pubblico anche una breve storia di tutte le Mura costruite a Genova dalla prima cinta muraria medievale risalente al IX secolo, nel periodo carolingio, fino alla settima, di cui Genova ha un primato mondiale: ben 20 km a protezione della Superba.

Per prenotare la visita, che è di medio impegno fisico (bisogna chinarsi nel cunicolo tecnologico e calarsi nel pozzetto largo 70 cm), occorre intanto non avere problemi alle articolazioni e non avere un girovita superiore a 185 cm, oltre che non soffrire di claustrofobia.

Turni di visita: mattina e pomeriggio. Durata visita: indicativamente 90 minuti. Ingresso 20 euro con tessera 2023 euro 18. Prenotazione obbligatoria e informazioni dettagliate al 351 7800497 giorni feriali ore 9/14 16/19:00 (No Sms No Whatsapp). Le visite si svolgeranno anche in caso di pioggia. Annullate in caso di allerta rossa.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.