Genova. Nuovo passo avanti per la realizzazione del parco del Ponte, la vasta area che ripulita dalle macerie del crollo di ponte Morandi ne riproporrà la memoria con spazi pubblici e dedicati alle famiglie delle vittime.
Il Comune di Genova ha pubblicato sul proprio sito la procedura aperta per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori relativi al secondo lotto e in particolare alla realizzazione della serra bioclimatica – che ospiterà 43 tipi di piante fra felci arboree e piante, una per ciascuna vita strappata dal crollo del Morandi – e dello spazio polifunzionale con bar e bookshop.
L’importo a base di gara ammonta a 4,5 milioni di euro e l’offerta vincitrice sarà quella giudicata migliore a parità di prezzo. Possibile un ribasso fino a 4,2 milioni. Il bando è aperto fino al 23 maggio, giorno in cui avverrà l’apertura delle buste. Dopodiché si presuppongono 45 giorni per la progettazione e 365 per i cantieri veri e propri.
Poco più di un mese fa il Comune aveva aggiudicato la gara relativa a parte del Memoriale, con il museo e la casa delle famiglie voluta fortemente dai familiari delle 43 vittime del Ponte Morandi, e poi della ludoteca che sorgerà al posto della palazzina uffici ex Amiu crollata insieme al viadotto: in tutto 8,2 milioni di euro di lavori.
Il progetto definitivo ed esecutivo del memoriale è stato affidato al Raggruppamento temporaneo di imprese di professionisti con mandataria la Stefano Boeri architetti. L’intervento porterà alla realizzazione di un nuovo edificio in metallo, luminoso e leggero, a zero emissioni, al cui interno sarà ospitato un paesaggio composto di percorsi e natura in cui i visitatori potranno immergersi entrando in contatto con la complessità del territorio ligure e la sua storia. A nodo di connessione tra la serra e il Giardino del Mare, un bar e spazio di ascolto con un dehors rivolto verso i giardini.
Restano ancora molte incognite, invece, sull’iter complessivo per il parco del Polcevera, con il “cerchio rosso” disegnato sempre dall’architetto Boeri. Il Comune ha commissionato uno studio di fattibilità in attesa di avere i fondi necessari per l’opera, che devono ancora essere quantificati. Ma di certo serviranno fondi maggiori dei 35 milioni avanzati dalla ricostruzione e già sbloccati dal governo su un tesoretto complessivo di 88 milioni. I famosi “53 milioni” mancanti non sono ancora stati accordati anche se il Comune si aspettava una svolta, in merito, all’inizio del 2023.